Genova – La Liguria entra a far parte della zona verde europea, l’area che si attesta a minor rischio covid secondo gli standard europei monitorati dall’Ecdc, l’European Center for Disease Prevention and Control, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
La nuova classificazione è arrivata nel pomeriggio di ieri, segno che la situazione in Liguria sta migliorando e che la diffusione del virus sembra aver avuto una importante frenata grazie alle misure di contenimento e alla campagna vaccinale.
La mappa viene realizzata sulla base dei dati comunicati dagli stati membri della UE al database del sistema di sorveglianza europeo, dati che vengono trasmessi ogni martedì e che indicano l’andamento della pandemia e i conseguenti livelli di rischio di ogni Paese.
Un sistema “a semaforo” che permette ai singoli Stati di adottare restrizioni alla libera circolazione o particolari misure quali l’obbligo di quarantena.
Provenire da aree considerate a rischio verde vuol dire non avere restrizioni e non doversi sottoporre a quarantena e tampone al momento dell’arrivo.
Per attestarsi in zona verde l’incidenza a 14 giorni deve essere inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti e il tasso di positività al test sotto al 4%.
Questi parametri, lo ha ricordato ieri pomeriggio il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, hanno permesso alla regione di entrare nella zona verde.
L’ingresso nella zona europea, ha ribadito il governatore e assessore alla Sanità, conferma come il virus stia circolando meno e sarà un incentivo alla ripartenza della Liguria.