Genova – Non si può stare senza concerti.
Tornare alla musica dal vivo, emozionarsi, gioire, piangere, sono sensazioni che hanno fatto pesare la loro assenza, non solo a chi ascolta musica ma anche, e forse soprattutto, a chi la musica la fa.
Ieri sera gli Zen Circus lo hanno fatto capire benissimo durante la tappa genovese del loro “L’ultima casa accogliente – Tour”, secondo appuntamento dell’edizione 2021 del Balena Festival.
La serata è iniziata sulle note dei brani dei Balto, un giovane gruppo rock di Misano Adriatico, provincia di Bologna, che mischia il pop con l’attitudine rock, cifra delle prime canzoni della band.
Sul palco sono a loro agio mentre propongono i brani del loro repertorio, arricchito dal maggio del 2020 dal loro primo album “Quella tua voglia di restare”.
Suonano e ringraziano, quasi con religiosa devozione, prima di congedarsi dal pubblico.
Si spengono le luci e sul palco arriva il circo Zen.
Si parte e ci si muove tra i brani del nuovo lavoro “L’ultima casa accogliente”, uscito lo scorso 13 novembre, per passare brani storici come “Andate tutti a fanculo” e a una particolare interpretazione di “L’amore è una dittatura” con le tastiere del “Geometra” Fabrizio Pagni ad accompagnare la voce di Appino per una nuova versione del brano presentato in concorso al Festival di Sanremo 2019.
Tutto è affidato all’attimo, a quella breve scintilla che scaturisce nel momento in cui suonano le prime note di ogni brano, quando pubblico e artisti si ritrovano sull’onda dello stesso sconvolgimento emotivo.
Ascoltare gli Zen Circus, entrare nel loro mondo, vuol dire ritrovarsi di fronte a uno specchio che mette in luce pensieri spesso ignorati.
Fronteggiarli mentre si affollano nella testa è spesso difficile ma la voce di Andrea Appino, e la musica suonata insieme ai suoi compagni Karim Qrqu e Massimiliano Ufo Schiavelli, accompagnati dall’imprescindibile Francesco Maestro Pellegrini e da Fabrizio Pagni, rimette ordine e riporta le cose nella giusta prospettiva.
Non si può stare senza concerti ma di alcuni c’è bisogno, e uno di questi è quello degli Zen Circus.