pilone elicoidale ruggineGenova – Slitta almeno di una settimana la chiusura parziale del viadotto tra Elicoidale, Sopraelevata e lo svincolo per accedere al casello autostradale di Genova Ovest causata dal possibile deterioramento delle condizioni di sicurezza di uno dei piloni in metallo che regge la struttura.
Gli esami che dovevano essere compiuti in una decina di giorni non sarebbero nemmeno iniziati per via di una enorme pozza d’acqua piovana presente sul tracciato in disuso della ferrovia sottostante.
Imbarazzo per chi aveva annunciato controlli e verifiche “rapide” per eliminare l’ennesimo disagio per automobilisti e trasportatori. I controlli necessari a stabilire se la ruggine presente sul pilone sia solo “esterna” o se, invece, abbia intaccato anche la struttura interna, limitando lo stato di sicurezza del pilone non arriveranno, come annunciato, a dieci giorni dallo scorso 31 ottobre quando è scattato l’allarme ma almeno una settimana dopo, intorno al 15 novembre o forse addirittura dopo.

Controlli scattati a seguito della segnalazione di una ditta che lavora per conto di Autostrade per l’Italia e che ha verificato la presenza dell’anomalia e ha fatto scattare l’allarme causando la chiusura precauzionale della rampa, con pesanti disagi per il traffico pesante della zona, poi trasformata in una riduzione delle corsie utilizzabili e, di conseguenza, il carico sul pilone.

Mentre divampano le polemiche su controlli e verifiche su strutture di grande importanza per la città e per la sicurezza dei Cittadini, ci si chiede anche se la presenza di una grossa pozza d’acqua sul tracciato della ex ferrovia, sotto i piloni della struttura, possa essere in qualche modo “giustificata” considerando che, come è noto, l’acqua non è amica delle strutture in metallo.

Questa mattina i tecnici incaricati delle verifiche faranno un nuovo sopralluogo e decideranno come intervenire, con almeno una settimana di ritardo rispetto ai tempi previsti e annunciati forse con un pò troppo ottimismo.