Genova – Un fiume di persone che aspetta in coda il proprio turno per firmare contro il progetto per lo spostamento del polo chimico davanti al quartiere di Sampierdarena. Una mobilitazione senza precedenti quella in atto nel quartiere del ponente genovese che ha deciso di avviare una battaglia durissima contro l’ipotesi, presentata durante una assemblea pubblica dallo stesso sindaco Marco Bucci, di spostare i depositi chimici da Multedo a Sampierdarena, a brevissima distanza dalle abitazioni.
Ieri sera i Cittadini infuriati hanno atteso in coda sino a tarda sera per poter firmare la petizione pubblica contro il progetto. Centinaia di persone in fila davanti alla sede del Centro Civico Buranello che è ormai il “cuore” della ribellione contro le scelte del sindaco e della Giunta comunale.
Un fiume di persone che, stando alle previsioni, si dovrebbe ripetere anche oggi e nei prossimi giorni, spinta dal tam tam sui social che rischia di diventare un “problema serio” per la campagna elettorale già iniziata da tempo.
I Cittadini di Sampierdarena vogliono dire con chiarezza il loro No al progetto e lo fanno organizzando la protesta sui social ma anche riunendosi nei Comitati di quartiere e raccogliendo democraticamente le firme e le adesioni a diverse iniziative che intendono ostacolare con ogni mezzo l’arrivo del polo petrolchimico.
Il No riguarda la scelta di installare depositi chimici troppo vicini alle abitazioni, alla decisione di non ascoltare la popolazione presentando un progetto evidentemente già definito in qualche ufficio e la scelta di aumentare in modo spropositato la dimensione degli impianti rispetto a quelli presenti attualmente a Multedo e che il sindaco Bucci ha promesso di voler spostare.
Un “azzardo” in piena campagna elettorale che dimostra certamente il coraggio del primo cittadino ma anche la evidente debolezza di una opposizione cittadina che evidentemente, sino ad ora, non riesce a raccogliere la sfida ed offrire una vera alternativa in grado di contrapporre una proposta “diversa” ad un problema, quello del polo chimico, che non può neppure restare a Multedo.
In serata si sono diffuse sui social anche alcune polemiche probabilmente non proprio “super partes” a proposito della decisione del presidente del locale Municipio Michele Colnaghi (M5S) di non rendere pubblico il testo della raccolta firme.
A chi lancia accuse di poca trasparenza viene risposto che il documento è a disposizione per chi si reca al Centro Civico Buranello per la eventuale firma e che la presenza di alcuni avvocati offre la possibilità di fare domande e chiedere chiarimenti.
La pubblicazione del testo sarebbe invece stata evitata per non offrire “all’avversario” occasione per studiare prima del tempo una “contromisura” legale.
Il documento resta evidentemente pubblico e sarà ovviamente visionabile e consultabile prima della firma. Una volta depositato, non avrà più nessun mistero neppure per i commentatori più maliziosi e schierati.