Genova – Il consiglio comunale che discuterà dello spostamento del polo petrolchimico di Multedo a Sampierdarena si terrà “a porte chiuse” e il tam tam dei comitati e dei cittadini lancia l’appello ad un presidio sotto palazzo Tursi, sede del Comune, durante tutta la riunione del consiglio.
Non si è fatta attendere la risposta dei cittadini, delle associazioni e dei comitati alla decisione del sindaco Marco Bucci di chiudere al pubblico l’assemblea monotematica che si terrà martedì prossimo in consiglio comunale.
Le esigenze sanitarie invocate non convincono chi protesta contro l’ipotesi dello spostamento a ponte Etiopia dei depositi costieri di sostanze pericolose e potenzialmente esplosive e prepara un “assedio” pacifico del palazzo del Comune.
Una protesta pacifica ma decisa contro la ipotetica soluzione dei pericoli vissuti per decenni dai residenti di Multedo creando altro pericolo e disagi ad un altro quartiere.
Gli organizzatori della protesta fanno notare che stadi, teatri, e cinema sono regolarmente aperti e dunque non si comprende perché non debba esserlo anche la sala dove la democrazia dovrebbe regnare “sovrana”, con la piena partecipazione dei cittadini alle riunioni dell’amministrazione della cosa pubblica. Ma la risposta negativa del sindaco Bucci e della maggioranza che lo sostiene non fermerà la protesta che procede anche sul piano legale e amministrativo con ricorsi e altre iniziative “a sorpresa”.
Per questo gli organizzatori della manifestazione chiedono il massimo rispetto delle norme anti covid ma la presenza fisica di chi è contrario allo spostamento e invoca l’opzione Zero ovvero non la permanenza dei depositi a Multedo ma la loro collocazione in zona sicura e lontana dalle abitazioni o lo spostamento altrove.