incendio monte MoroGenova – Sono proseguite per tutta la notte le operazioni di spegnimento dell’incendio che dalle 2 brucia la macchia mediterranea sul monte Moro, alle spalle di Nervi.
Un rogo quasi certamente doloso che poteva avere conseguenze disastrose visto l’avviso di burrasca forte, con venti sino a 100 km orari. Un fattore che mette in allarme gli esperti che sanno che i piromani attendono proprio queste condizioni di secco e di vento forte per mettere in atto i loro folli disegni.
A più riprese le fiamme si sono avvicinate alle abitazioni del “quartiere azzurro” tra Quinto e Nervi e l’allarme è aumentato a dismisura per la possibilità che l’incendio raggiungesse condomini abitati e con vie di fuga strette e limitate.
I vigili del fuoco hanno lavorato duramente per contrastare le fiamme e tenerle lontane dalle case e ora si lavora per bonificare la zona ed impedire che le raffiche di vento tornino ad alimentare nuovi incendi soffiando sui tizzoni ancora ardenti.
La presenza di incendi anche nello spezzino, a Bonassola e Monterosso e nel savonese, rende evidente lo stato di emergenza in atto.
Da tempo la popolazione chiede Leggi specifiche e molto dure per punire chi provoca incendi deliberatamente e la presenza, in condizioni meteo favorevoli all’opera dei piromani, di controlli serrati lungo le strade di accesso alle zone più a rischio. L’uso di telecamere “termiche”, in grado di evidenziare incendi appena iniziati e di video sorveglianza lungo le strade di accesso a boschi e zone a rischio.
Immagini che consentirebbero in pochi minuti di individuare i sospettati.