Genova – Nove cassoni per la raccolta dei rifiuti, tra i quali anche materiale classificato come “pericoloso” protetti da tettoie e con la classica configurazione dell’isola ecologica. E’ il contenuto di parte del progetto che sarebbe allo studio dal Comune di Genova e da Amiu per gli spazi sgomberati al Lagaccio dal centro sociale Terra di Nessuno. Un progetto “top secret” – che in realtà copia un vecchio progetto già ben noto e già osteggiato dai residenti- che è arrivato nelle email di molti comitati dei cittadini e residenti della zona e che sta scatenando le proteste.
L’attenzione sulla zona è massima. Dopo lo sgombero del centro sociale Terra di Nessuno, che occupava da anni l’area, i residenti della zona si domandano quale futuro è previsto per gli spazi sgomberati e che si spera possano essere destinati ad attività di quartiere, ricreativi e magari anche sportivi.
L’arrivo del progetto ha creato molto allarme e in tanti pensano che sia irricevibile per un quartiere che ha già molti problemi e che andrebbe riqualificato e non fatto oggetto di insediamenti impattanti e certamente non di pregio.
Non è un mistero, d’altra parte, che la città abbia bisogno di altre Isole ecologiche per il conferimento controllato di detriti, elettrodomestici, mobili e rifiuti ingombranti che, diversamente, sempre più spesso vengono abbandonati per strada con aggravio di spese per lo smaltimento. La creazione di un centro di questo tipo al Lagaccio, dunque, non risulta certo un’ipotesi fantasiosa.
A indispettire la popolazione è soprattutto l’ipotesi che il progetto sia già ben noto al Comune e che le elezioni imminenti rendano “inopportuna” la ufficialità e la diffusione delle reali intenzioni.