Ex Ilva Cornigliano, Acciaierie d'Italia, manifestazioneGenova – Acciaeierie di Cornigliano “ferme” dopo lo stop della Asl all’impianto per la produzione della banda stagnata per motivi di sicurezza dopo ben due gravi incidenti in pochi giorni. Nello stabilimento ex Ilva sono entrati gli ispettori della Asl che hanno evidenziato – su segnalazione dei lavoratori designati alla sicurezza sul lavoro – alcune irregolarità da sanare e hanno disposto la chiusura dell’impianto denominato “TAF 2” che è fondamentale per la produzione di tutto l’impianto.
L’azienda ha fatto sapere di essere in grado di riparare e mettere in sicurezza tutto l’impianto entro pochi giorni ma, sino ad allora, la produzione è praticamente ferma.
A “rischio” la produzione di banda stagnata per uso alimentare, fondamentale per la produzione delle scatolette che conservano il cibo, uno dei settori a maggior richiesta dell’azienda e dunque tra i più redditizi.
La decisione di bloccare l’impianto arriva dopo l’incidente di sabato scorso, con il cedimento dei cavi di una maxi gru che stava sollevando un carico di oltre 10 tonnellate che avrebbe potuto travolgere i lavoratori e la caduta di un rotolo di lamiera da 250 kg da un altro impianto di sollevamento.
Per 180 dipendenti è scattata la Cassa Integrazione e si aggiungono ad altri 250 già in cassa su richiesta dell’azienda.