Genova – Dopo il manifesto con le ingiurie anche quelli “strappati”. Non c’è pace per i manifesti elettorali dell’assessore al Commercio del Comune, Paola Bordilli e dopo gli insulti sessisti si registrano anche quelli “strappati”.
A poche ore dalla denuncia per le scritte ingiuriose su uno dei manifesti elettorali dell’assessore, infatti, arriva la segnalazione dalla ValBisagno che denuncia che i manifesti sono stati strappati, rimossi con la forza.
Sui social c’è già chi si domanda se qualcuno ha preso di mira l’assessore visto che le zone “colpite” sono diverse.
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti ha espresso solidarietà a Paola Bordilli tramite il suo account Twitter .
“Solidarietà all’assessore del comune di Genova Paola Bordilli per le scritte vergognose, volgari e sessiste apparse in uno dei suoi cartelloni elettorali appesi in città. Auspico una condanna unanime affinché questo sia solo un episodio isolato. Sì al confronto, no agli insulti: è questa la campagna elettorale che vogliamo. Intanto forza Paola, sono certo che questo episodio non ti fermerà!“.
“Piena solidarietà al nostro assessore comunale al Commercio di Genova Paola Bordilli, vittima di un’ignobile e vile offesa. L’insulto sessista ai danni di Paola, che in questi anni ha svolto un proficuo lavoro nell’interesse di tutti i genovesi, è stato scritto su un suo manifesto elettorale in città. Un atto che non può e non deve essere tollerato. Sono quindi ulteriormente vicino a Paola e a tutte le donne, che purtroppo ogni giorno sono vittime di simili attacchi sessisti. Auspico che la sinistra non sia così ipocrita da mantenere il silenzio sul vile e ignobile gesto che ha colpito l’assessore leghista”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale Alessio Piana (Lega).
Solidarietà all’assessore Paola Bordilli anche dal Partito Democratico
“Condanniamo con la più netta fermezza le espressioni ingiuriose e sessiste indirizzate all’assessore Paola Bordilli, cui va la nostra solidarietà.
La battaglia politica, anche aspra, non può mai cadere nell’insulto, ancora peggio se accompagnato dalla discriminazione di genere.
Per un dibattito civile e utile alla cittadinanza è essenziale che la politica nella sua interezza condanni ogni episodio di violenza verbale, prenda la distanze dagli haters, e collabori con le Istituzioni affinché siano individuati e isolati”.
Condanna per gli insulti a Bordilli anche da Selena Candia (Lista Sansa)
“Il linguaggio violento che ha come bersaglio le donne in quanti tali è intollerabile”, dichiara Selena Candia, consigliera regionale della Lista Sansa. “Per questo gli insulti contro l’assessora comunale Paola Bordilli sono da condannare. La critica politica può anche essere aspra, ma nulla c’entra con la volgarità sessista e superficiale”.
Solidarietà all’assessore Bordilli anche dal Movimento 5 Stelle
“L’episodio del 16 aprile purtroppo non si è rivelato isolato: condanniamo dunque l’ennesimo atto di inciviltà e critichiamo chi offende il prossimo e sceglie di imbrattare o vandalizzare i manifesti elettorali altrui”.
Lo dichiarano il capogruppo e i consiglieri comunali del M5S Genova.
“Condanniamo fermamente, nell’ordine, le offese rivolte: all’assessore Paola Bordilli che è stata oggetto di un gravissimo insulto sessista su un suo manifesto in quel di Multedo; al sindaco Marco Bucci, offeso con scritte becere su un manifesto a un capolinea dell’autobus; alla consigliera Maria Tini, alla quale il sindaco di Genova aveva intimato “stai zitta” in Aula. E infine, anche all’ex presidente della Camera Laura Boldrini, che nel 2018 sui social venne definita “boldracca” dal consigliere del centrodestra Campanella”.
“Esprimiamo solidarietà a tutti, auspicando che la campagna elettorale salga di livello e si cominci a parlare di temi”.