Genova – Si presentavano a casa di persone che sapevano aver acquistato il celebre “Folletto” e le convincevano a consegnare l’apparecchio per riparazioni urgenti e poi sparivano per poi rivendere gli elettrodomestici su piattaforme online e attraverso commercianti compiacenti.
I carabinieri di Genova hanno scoperto un legame tra gli oltre 100 colpi commessi in pochi mesi tra il capoluogo ligure, la zona di Santa Margherita Ligure e Potenza.
La banda della “Truffa del Folletto” colpiva grazie a due ex dipendenti della ditta che produce e vende gli elettrodomestici e che si presentavano, con tanto di “divisa” presso anziani che sapevano essere proprietari dell’aspirapolvere e li convincevano che l’apparecchio avesse bisogno di una riparazione.
Dopo essere riusciti a farselo consegnare sparivano per poi rivendere l’apparecchio su piattaforme online, fingendo di essere proprietari che se ne volevano disfare o consegnandoli a commercianti compiacenti che li rivendevano nei negozi o su bancarelle.
Quattro le persone finite in manette a seguito delle indagini. Si tratta di due ex venditori della Folletto e di due fratelli commercianti che rivendevano gli elettrodomestici.
Secondo le prime indagini il “bottino” supera i 200mila euro.