Genova – Sarà una perizia chiesta dal magistrato che segue il caso a stabilire se ci sono stati guasti o malfunzionamenti nell’auto condotta da Sergei Robbiano, il 53enne morto precipitando in mare da una delle piste dell’Aeroporto di Genova.
L’auto è stata infatti recuperata dai subacquei dei Vigili del Fuoco (arrivati da La Spezia) e messa a disposizione dei tecnici che valuteranno se l’incidente mortale possa essere stato causato da un guasto dell’auto.
Robbiano faceva parte della Bird Control Unit, la squadra che si occupava di allontanare gli uccelli (in prevalenza gabbiani) che riposano sulle piste di decollo e atterraggio scambiandole per “spiagge”. Con l’auto l’unità correva (le testimonianze sono numerose) sulle piste per spaventare gli uccelli e spingerli ad alzarsi in volo prima di atterraggi e decolli per evitare il cosiddetto “bird strike”, l’impatto di un aereo con volatili.
Si tratta di uno degli incidente più frequenti e potenzialmente più rischiosi presenti nella “casistica” degli incidenti aerei.
Occorrerà dunque chiarire se Robbiano sia stato vittima di un malore (e lo stabilirà l’autopsia), se poteva essere salvato in considerazione del fatto che i sommozzatori in soccorso sono arrivati da Torino, con un viaggio di 200 km, ma anche se l’auto funzionasse a dovere e, ancora, se i new jersey di plastica con cui era approntata la barriera ai bordi della pista dell’aeroporto, erano o meno in grado di fermare la corsa di una vettura nell’eventualità che Robbiano sia stato vittima di un malore ma che poteva salvarsi se la barriera di emergenza avesse “trattenuto” l’auto invece di lasciarla cadere in mare.
Nel febbraio del 1999, infatti, un aereo Dornier 328 della Minerva Airlines (gruppo Alitalia) cadde in mare arrivando probabilmente “lungo” sulla pista e proprio la presenza di una barriera “troppo rigida” in cemento, a fine pista di atterraggio, venne indicata come possibile concausa del disastro che costò la vita a 4 persone e il ferimento di 27. All’epoca si sospettò infatti che l’aereo fosse affondato più velocemente per le lesioni causate proprio dal muretto in cemento che venne poi smantellato.
Nel frattempo continua la protesta di USB dei Vigili del Fuoco per quanto avvenuto la notte dell’incidente quando la squadra di sommozzatori che è intervenuta sull’incidente è dovuta arrivare da Torino. Circostanze inaccettabili secondo USB.