La Spezia – I cinghiali del Parco della Maggiolina “sospesi” tra ipotesi abbattimento e appelli al salvataggio. Si complica il “caso” della famigliola di cinghiali rinchiusa nel parco tra corso Nazionale e viale Italia e che da giorni attende il suo destino scorrazzando nervosamente nel parco.
Le normative ne dispongono l’inesorabile abbattimento ma l’ordinanza del sindaco Peracchini ne vieta l’uccisione preferendo il trasferimento forzato in ambiente adatto. In mezzo l’emergenza peste suina che blocca qualunque rilascio di animali potenzialmente infetti sul territorio nazionale.
A sorvegliare attentamente il rispetto della vita dei cinghiali e delle normative sono gli ambientalisti che hanno lanciato sui social appelli nazionali per cercare volontari che possano vigilare sui cinghiali H24 documentando eventuali “colpi di mano” da parte delle amministrazioni locali.
Una rete di sorveglianza che farebbe scattare denunce – e guai giudiziari – per ogni violazione. Un caso che rischia di “fare scuola” anche in altre città dove l’emergenza cinghiali sta assumendo proporzioni allarmanti e dove l’opinione pubblica è altrettanto divisa tra chi chiede abbattimenti o comunque “deportazioni” e chi invece si augura che il problema venga risolto in modo non cruento e nel rispetto degli animali.
E’ stata intanto denunciata la militante ambientalista che ha cercato di liberare i cinghiali aprendo le cancellate del parco.
Resta il blocco della situazione in attesa delle valutazioni degli esperti in questioni legali e intanto la popolazione porta cibo e acqua ai cinghiali e chi dovrebbe impedirlo sanzionando si trova nell’imbarazzo di prendere una posizione.