Genova – “La Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino è Covid free. Si tratta di un reparto che ha dato e sta dando un contributo importante alla lotta alla pandemia e siamo felici che la campagna vaccinale stia andando nella direzione che avevamo previsto e cioè con una riduzione drastica delle complicanze dovute alla malattia, anche per i soggetti più anziani o fragili”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti in merito alla circolazione del Covid in Liguria.
Anche la terapia intensiva del Monoblocco al terzo piano, l’unica che ancora ospitava malati Covid+, è Covid free da stamani.
“Gli ospedali si stanno svuotando – ha aggiunto il presidente della Regione – e questo è il segnale più importante perché coincide con una piena ripartenza della nostra vita, della socialità e dell’economia. Ci siamo riappropriati della nostra normalità riuscendo a tutelare anche la nostra salute e questa è la vittoria più importante”.
“Con la negativizzazione di un paziente che è stato a lungo positivo la Clinica Malattie infettive torna ad essere Covid free dopo più di due anni, a parte una breve parentesi che era durata solo qualche ora con una nuova positività che si era registrata dopo poche ore – spiega Matteo Bassetti, coordinatore del Dipartimento Interaziendale regionale di Malattie Infettive e direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino -. È sicuramente una buona notizia e credo che sia il risultato dell’impatto che hanno avuto i vaccini, i monoclonali e gli antivirali, farmaci utilizzati in Liguria più che in ogni altra regione. Anche se quest’estate ci sono stati pazienti positivi ricoverati, non abbiamo avuto casi impegnativi e gravi come quelli che ci sono stati nel 2020-2021 e inizio 2022. Più che altro abbiamo avuto pazienti positivi ma con altre patologie, anche di tipo infettivologico. Speriamo di rimanere Covid free più a lungo possibile anche se non escludiamo un nuovo aumento dei contagi nel prossimo autunno. Piuttosto è importante differenziare i casi che si registreranno in futuro tra quelli che entrano a causa del Covid e quelli che entrano per altre patologie ma che risultano anche positivi”.