Genova – Un primo risultato nell’intensificazione di controlli anti raid vandalici nella zona di Castelletto. Nella notte, intorno alle 4, una pattuglia della polizia locale ha individuato un giovane all’interno di una macchina posteggiata con il vetro infranto.
L’uomo è stato fermato e identificato negli uffici della polizia locale e poi denunciato ma non è chiaro se si tratti del responsabile di altri blitz compiuti nella zona o si tratti invece di una “caso”.
nei giorni scorsi, a seguito dell’aumento dei conrolli, i raid sembravano essersi spostati nella zona di Certosa, in ValPolcevera ma ieri notte diverse auto sono state nuovamente aperte a Castelletto sino al fermo della persona.
In molti fanno notare che il fenomeno appare e scompare ciclicamente e che le auto non sono solo danneggiate ma anche letteralmente “ripulite” di ogni cosa di valore, anche modesto.
Vengono rubati caricabatterie, battery bank dei cellulari e monetine lasciate inavvertitamente in vista.
Particolari che farebbero più pensare ad un disperato bisogno di denaro, tipico ad esempio dei tossicodipendenti.
C’è il sospetto che i raid siano in realtà dei tentativi di procurarsi “soldi facili e veloci” da parte di persone con forti dipendenze da stupefacenti.
A suffragare, almeno in parte la teoria, il ritorno dell’eroina e dei giovani che ne fanno uso ma anche e soprattutto di nuove droghe come il crack che creano forte dipendenza e possono essere acquistate con pochi euro.
I raid potrebbero essere l’effetto visibile di una crescente dipendenza da questo tipo di droghe che necessitano di dosi ripetute e sempre più ravvicinate.
Di qui l’esigenza di aprire, forzandole, più auto, per raggranellare il denaro necessario per soddisfare la crisi di astinenza.
I controlli comunque proseguiranno e il fermo di altre eventuali persone potrebbe chiarire meglio il fenomeno.