Genova – Una riduzione dei tempi di percorrenza in auto di appena 28 secondi su mezz’ora prevista. E’ la sconcertante denuncia fatta dal Comitato No Skymetro a seguito dell’esame della documentazione ottenuta grazie all’accesso agli atti presentata alcune settimane fa.
Secondo il comitato “questo tempo è un esempio di “Riduzione di tempi di percorrenza su autovettura” (quindil’1,49%) conseguibile con la costruzione dello Skymetro e, a dirlo sarebbe direttamente il Comune, nelle carte del progetto date al Ministero per chiedere i 398 milioni necessari alla realizzazione dell’opera.
Documenti che verranno diffusi e resi pubblici domani, martedì 24 Gennaio, alle ore 11, presso i locali del “Circolo Floris”, in Via Marassi 3 (angolo Piazza Galileo Ferraris) con un incontro con la stampa per presentare ed illustrare uno dei documenti ufficiali dati dal Comune al Ministero, che hanno portato all’assegnazione del finanziamento per lo “skymetro”.
I componenti del gruppo Opposizione SkyMetro – Valbisagno Sostenibile esercitando un diritto di ogni cittadino (d.lgs. n. 33 del 2013 modificato con il successivo d.lgs. n. 97 del 2016) hanno fatto una richiesta di “accesso civico generalizzato” per poter visionare gli atti e i documenti ufficiali che hanno portato all’assegnazione del finanziamento di questa opera.
“Gli atti – spiegano al Comitato – alla base dell’avvio del “percorso” che sta portando di gran carriera il Comune di Genova senza significativi elementi di partecipazione e coinvolgimento delle competenze cittadine – verso la definizione del progetto Skymetro”.
Secondo quanto denuncino al comitato, nella documentazione avuta esisterebbe un documento consegnato dal Comune di Genova al Ministero delle Infrastrutture per motivare lo stanziamento di 398 milioni di euro. Il documento citato sarebbe di sole due pagine e conterrebbe diversi elementi che vengono definiti “sconcertanti”.
Infatti, dalla lettura emergerebbe che tutte le previsioni – dalla diminuzione dell’inquinamento a quella dei tempi di percorrenza e dell’uso dei mezzi, nonché tanti altri riferimenti – dimostrerebbero in realtà l’inefficacia dello Skymetro e un modo di procedere che il comitato definisce “non curato” a fronte di un sacrificio economico, ambientale e paesaggistico imponente.
Il Comitato No Skymetro sostiene che sarebbe più utile impegnare tali somme per un sistema di trasporto alternativo, più efficace e sostenibile, come ad esempio il Tram, o per altri interventi che potrebbero diminuire la spesa.
Ciò anche per consentire l’impiego delle rimanenze per le esigenze del territorio, miglioramento dei servizi essenziali e accessori, cura della bellezza e vivibilità sociale e ambientale nell’intera Valbisagno.
La Valbisagno potrebbe, così sì, diventare un modello italiano ed europeo di rinnovamento trasportistico che esprima una visione di tutela e sviluppo dei valori sociali, ambientali e culturali presenti nella vallata e migliori il benessere e la salute dei cittadini che la popolano.