La Spezia – E’ ormai atteso per questo pomeriggio alle 14 l’arrivo della nave Geo Barents di Medici senza Frontiere che trasporta 237 migranti salvati da naufragio al largo della Libia.
La nave accosterà in un’area identificata e predisposta con un ospedale da campo costruito dalla Croce Rossa per permettere le prime cure e le visite mediche di controllo per ognuno dei 237 profughi che sbarcheranno, a partire dalle 16. Tra loro donne e neonati e ben 87 minorenni che hanno dovuto viaggiare per 1200 chilometri prima di poter trovare un “porto sicuro” indicato dalle autorità italiane a seguito delle nuove norme emanate dal Governo italiano.
Un viaggio contestato dall’equipaggio di Geo Barents che ha più volte richiesto di avere autorizzata una tappa più vicina al teatro dei salvataggi, in ragione del Diritto Internazionale che prevede che i naufraghi soccorsi debbano essere condotti nel primo porto sicuro disponibile.
La scelta di dichiarare “porto sicuro” La Spezia, a 100 ore di navigazione dalle zone dei naufragi, è stata interpretata come una volontà di allontanare la nave dai luoghi di emergenza, costringendola a una lunga navigazione.
L’equipaggio della nave potrebbe comunque subire gli effetti delle nuove norme poiché invece di partire subito verso il Porto di La Spezia, ha navigato in zona per effettuare altri due recuperi di persone in difficoltà, cosa sempre prevista dal Diritto Internazionale.
Intanto La Spezia e la Liguria tutta si stanno mobilitando per offrire assistenza ai profughi e aiutare enti e associazioni a dotare le persone che sbarcheranno con i beni di prima necessità mentre sono allo studio le destinazioni del gruppo piuttosto numeroso di persone.
Probabile la suddivisione, rispettando i nuclei familiari, in piccoli gruppi che verranno destinati a città diverse, in Liguria e nel resto del Nord Italia, come previsto dal Governo che ha autorizzato lo sbarco a La Spezia proprio per ridurre la pressione sui porti del Sud Italia.