Genova – Sarà l’autopsia a chiarire se vi siano segni di violenza sul corpo della donna di 32 anni precipitata dalla finestra, lo scorso 7 marzo, nel quartiere di Sestri Ponente. A stabilirlo il magistrato che segue il caso e che vuole approfondire le indagini per escludere che quello che sembra un gesto estremo, nasconda in realtà qualche reato o addirittura un omicidio.
La donna, originaria del Bangladesh e in Italia con marito e figli potrebbe aver deciso di farla finita in conseguenza a maltrattamenti in famiglia o a qualche forma di violenza o, ancora, potrebbe essere stata indotta al suicidio. Tutte ipotesi che vengono vagliate con attenzione dal magistrato che ha aperto un’indagine.
Nei prossimi giorni un medico legale esaminerà il corpo della donna per verificare l’eventuale presenza di segni di violenza, recenti o pregressi e verranno ascoltati parenti e amici della donna per chiarire l’ambiente familiare ed eventuali tensioni presenti nella famiglia.
Al momento non ci sono indagati e l’ipotesi più probabile è quella del gesto estremo ma la delicatezza del caso spinge agli approfondimenti necessari a chiarire la vicenda.