Cravasco (Genova) – Questa mattina il vicepresidente del Consiglio regionale Armando Sanna ha partecipato, in rappresentanza della Regione, alla cerimonia commemorativa della strage avvenuta il 23 marzo 1945 a Cravasco. Quel giorno 17 prigionieri politici furono fucilati per rappresaglia dopo la morte di nove militari tedeschi in uno scontro a fuoco, avvenuto il giorno prima, con i partigiani della “Brigata Balilla”.
«L’eccidio di Cravasco, uno dei crimini di guerra più efferati commessi nel territorio genovese – ha detto Sanna a margine della commemorazione – non è stato dimenticato in 78 anni: oggi la memoria di quanti si sacrificarono per gli ideali di pace, giustizia e libertà è più viva che mai. Erano ragazzi ventenni, uomini di mezza età, operai, tecnici, lavoratori: persone comuni che non si tirarono indietro quando le circostanze chiamarono a difendere la libertà di tutti. Furono prima imprigionati a causa del loro impegno, e poi assassinati per una vile rappresaglia. Li abbiamo ricordati oggi per rendere loro omaggio e perché le cronache di guerra di questo ultimo anno ci ricordano, purtroppo, che anche oggi, anche in queste ore qualcuno è messo di fronte alla necessità di scegliere tra perdere la vita o la libertà».
La cerimonia è iniziata davanti alla chiesa di Cravasco, frazione del Comune di Campomorone: alla celebrazione della messa è seguita la deposizione delle corone e l’orazione commemorativa del presidente della sezione Anpi di Genova Massimo Bisca.