Genova – Divampano le polemiche per il progetto per la realizzazione di un nuovo centro per Migranti da 300 posti nell’ex Bocciodromo di San Benigno. La notizia ha scatenato le proteste dei residenti della zona ma anche dei rappresentanti del Partito Democratico

“Fa rabbia – spiega Franco Marenco, coordinatore Pd del Municipio Centro Ovest – constatare come dal 2017, guarda caso in periodo di campagna elettorale, ad oggi il Sindaco e la sua Giunta abbiano cambiato idea sul tema. E così ora ci troviamo di fronte a una scelta sbagliata, imposta da questa amministrazione senza il minimo confronto col territorio”.

Il coordinatore del Pd nel Municipio Centro Ovest commenta la notizia del centro migranti da 300 posti che sorgerà nella zona di San Benigno, in via Milano, nell’edificio dell’ex bocciodromo in disuso.

“Un centro migranti da 300 persone significa abdicare all’accoglienza – ha aggiunto – spazi così grandi con queste finalità si sono rivelati un disastro ovunque: serve un piano di ripartizione dei migranti su tutta la regione e in piccoli nuclei, in modo da lavorare seriamente sull’integrazione e senza trattare l’argomento con gli slogan. Questa scelta è la dimostrazione del fallimento della politica demagogica della destra sui migranti. Ricordo benissimo – ha aggiunto Marenco – in quanto lo presiede-va il sottoscritto, che al consiglio del Municipio Centro Ovest in piazza sotto la Prefettura nel 2017 era presente anche Bucci, allora candidato Sindaco, il quale dichiarò ai media la propria contrarietà: ora vedremo cosa si inventerà per giustificare l’ennesima servitù cittadina inflitta a Sampierdarena e San Teodoro, perché è impossibile che la Prefettura non abbia informato l’amministrazione comunale”.

Sul tema si è attivata anche Monica Russo, consigliera comunale del Pd: “Nelle scorse ore ho immediatamente depositato un’interpellanza urgente in Comune, per chiedere informazioni alla Giunta su questa ennesima scelta calata dall’alto. – ha sottolineato – La rabbia, come cittadina di Sampierdarena prima che come consigliera, è forte: siamo di fronte all’ennesima servitù imposta a una zona di Genova già alle prese con numerose criticità, senza il minimo ascolto del territorio. Il meto-do di questa amministrazione – ha concluso Russo – nell’indirizzare progetti e deci-sioni importanti, è purtroppo sempre lo stesso: bypassare il Consiglio Comunale e le Commissioni e ignorare o informare tardivamente, a cose ormai fatte, i Municipi e i cittadini. Tutto questo è inaccettabile”.