Genova – Si chiude con una doppia condanna a 12 anni e due anni e 8 mesi il processo di primo grado per i due professori di un liceo cittadino accusati di aver offerto droga e abusato sessualmente di due ragazze minorenni che, all’epoca dei fatti, avevano circa 16 anni.
L’episodio aveva suscitato grande scalpore anche perché il docente accusato di aver abusato delle studentesse aveva conosciuto le giovani vittime nell’ambito del suo lavoro come “docente di sostegno” incaricato di seguire gli studenti “fragili” della scuola.
Le due studentesse, che all’epoca attraversavano un periodo delicato della loro vita, si erano rivolte all’ufficio del docente per un aiuto ed erano invece finite – secondo le ipotesi di accusa confermate per ora solo dal primo grado di giudizio – nella rete dei due docenti.
Il professore accusato di violenza sessuale sulle due minorenni, 54 anni, è stato condannato a 12 anni di reclusione. Aveva ammesso i rapporti sessuali con una delle due giovani che, a suo parere, erano avvenuti in modo consenziente nell’ambito di una “relazione sentimentale”.
Il secondo docente, 69 anni, accusato di aver ceduto droga alle studentesse, è stato invece condannato a due anni e otto mesi.
La vicenda non si conclude così anche perché i genitori delle ragazze e di altri studenti che avrebbero raccontato altri episodi di consumo di droga, si domandano come sia possibile che una persona delegata ad avere contatti proprio con gli studenti con più fragilità (lo sportello psicologico della scuola) abbia potuto intrattenere incontri comunque inopportuni e non previsti con studenti, al di fuori della scuola e per lungo tempo senza che nessuno se ne accorgesse.
A destare “stupore” anche il fatto che nonostante la delicatezza del caso e il forte allarme sociale non sia emerso nè il nome dei docenti e tantomeno quello della scuola dove sarebbero avvenuti i fatti.