La Spezia – Ha consegnato un pacco intorno alle 13,30 e poi si è accasciato a terra, stroncato da un malore. Così è morto Fabrizio Croci il corriere che lavorava per SDA morto ieri durante il suo lavoro.
Il decesso ha suscitato forti polemiche perché è da tempo nota la difficoltà in cui si trovano a lavorare i corrieri, tra forte stress per ultimare le consegne il più presto possibile e quello del traffico e dei “contrattempi” per cercare un posteggio o raggiungere abitazioni scomode o di difficile accesso.
Uil Traspoti ha diffuso in comunicato in cui stigmatizza le condizioni di lavoro di questo importante settore economico.
Un operatore Sda di La Spezia è stato stroncato da malore nella giornata di ieri mentre era in corso la sua giornata lavorativa. Gli accertamenti sono ancora in corso, ma dalle prime notizie, la Uiltrasporti Liguria ha appreso che, durante il turno di lavoro, Fabrizio Croci è stato colto da malore, si è accasciato a terra, sulle scale di un’abitazione dove il corriere aveva consegnato un pacchetto, ed è morto.
Il fatto è accaduto intorno alle 13,30 di lunedì 14 agosto 2023, dato rilevato dal palmare in dotazione al corriere, con la chiusura dell’ultima consegna effettuata.
Negli ultimi anni, il settore delle consegne a domicilio è esploso,i tempi sono frenetici e non tengono conto del benessere dei lavoratori. “I committenti sono sempre alla ricerca di maggiore produttività del personale, non tenendo in considerazione il fattore umano, l’età , le condizioni meteorologiche e del caldo intenso dovuto ai cambiamenti climatici in corso – dichiara Giovanni Ciaccio, segretario regionale Uiltrasporti, con delega all’autotrasporto, alla logistica e alle spedizioni- Occorre intervenire prima che sia troppo tardi, riducendo gli orari di lavoro e i carichi del personale, poiché non è possibile sopportare per molti anni i ritmi ai quali sono sotto posti i corrieri”.
L’azienda datrice di lavoro, che opera per conto di Sda, si è già resa disponile a supportare la famiglia di Fabrizio Croci.
La Uiltrasporti è al fianco dei lavoratori delle spedizioni che operano in condizioni estreme con carichi di lavoro e condizioni meteorologiche impossibili. A Genova è stato firmato di recente un protocollo sul “calore” con la Prefettura, occore che questo accordo venga recepito in toto in tutta la Liguria. “Non possiamo più accettare che il profitto e la produttività richiesta dai committenti, si realizzino sulle spalle dei lavoratori del settore”, chiude Ciaccio.