Lerici (La Spezia) – Ancora un mistero il picco di casi di gastroenterite tra i bambini e ragazzini che hanno frequentato nei giorni scorso le spiagge della Venere Azzurra e di San Terenzo. Le analisi delle acque del mare non hanno evidenziato particolari problemi che possano essere collegati con la settantina di casi già denunciati oltre a qualche ricovero in ospedale per casi più gravi.
Tutti i bambini segnalati, però, avevano frequentato le due spiagge, particolare che ha fatto scattare la chiusura preventiva da parte del Comune di Lerici. Un provvedimento preso a tutela della salute dei Cittadini.
Le successive analisi, però, avrebbero escluso la presenza di particolari cariche batteriche e quindi si ipotizza anche una possibile “fioritura” della ostreopsis ovata, la famigerata “alga tossica” che può dare sintomi simili a quelli di una gastroenterite.
La particolare conformazione delle spiagge e dei tratti di mare potrebbe aver agevolato una eccessiva crescita dell’alga sino a provocare la “fioritura” che già in passato ha creato malori di massa.
Arpal è al lavoro con altri campionamenti della qualità dell’acqua e fornirà elementi utili a chiarire il “mistero”.