Genova – Dalle commesse per il restauro del Colosseo a Roma al fallimento con un “buco” economico sui cui indaga la magistratura. E’ la parabola della società Aspera guidata dall’architetto imprenditore Alex Amirfeiz, 51 anni, per anni strettissimo collaboratore dell’ex presidente della Regione Liguria Sandro Biasotti ed ora al centro delle verifiche fiscali e non con l’ipotesi di indagine per bancartta fraudolenta.
Amirfeiz sarebbe agli arresti domiciliari insieme ad altre 9 persone coinvolte nelle indagini per il crack che dell’azienda da 130 dipendenti e decine di milioni di euro di fatturato.
E proprio sui conti vuole vedere chiaro la magistratura che sospetta che dai conti dell’azienda sino uscite somme di denaro con movimenti “da chiarire”.
A farne le spese le maestranze di un’azienda specializzata nelle costruzioni edili e nel recupero di monumenti storici e monumentali come appunto il Colosseo di Roma.
Nei guai anche 5 noti commercialisti che facevano parte dei vertici societari con il compito di controllarne i bilanci e che ora hanno il divieto di esercitare sino a chiarimento della vicenda.