Genova – Non c’è traccia da giorni di cinghiali nel greto del torrente Bisagno ma, al loro posto, spuntano sempre più numerosi i caprioli. Un vero “mistero” la scomparsa di intere famigliole di suini selvatici ed altrettanto la conquista del territorio da parte dei caprioli, avvistati ormai tranquillamente al pascolo all’altezza della piastra di Staglieno.
Difficilmente le due cose sono collegate. Si tratta infatti di animali non predatori e quindi non in competizione naturale diretta. Chi però si affaccia sul torrente, perché residente o di passaggio, ha notato certamente l’improvviso ed apparentemente inspiegabile calo demografico dei cinghiali che, settimana dopo settimana, sono passati dalle centinaia di esemplari, suddivise in famiglie lungo tutto il tratto tra Struppa e la Foce, alla quasi totale scomparsa.
Un fenomeno che potrebbe essere legato alla diffusione della Peste Suina Africana ma che non trova riscontro, come per qualunque altra “spiegazione” con la scomparsa delle carogne degli animali deceduti. Qualunque sia stata la fine dei cinghiali, appare evidente che questi non possono essere semplicemente spariti.
Nel caso di una moria, causata da malattia o avvelenamento (altra ipotesi avanzata) si sarebbero dovuti trovare animali moribondi e corpi ed invece, a parte alcune segnalazioni diverse settimane fa, in zona Marassi, nessun altra carogna è stata recuperata, almeno per quanto concerne le informazioni diffuse pubblicamente.
In modo curioso, però, mentre i cinghiali sparivano via via, risalendo il greto del torrente, iniziava l’invasione dei caprioli che ora pascolano indisturbati tra la spazzatura e le acque non proprio profumate del Bisagno.
(Foto da Facebook)