Genova – Cresce anche nel capoluogo ligure, specie tra i ristoratori e i titolari dei locali pubblici, la preoccupazione per gli sviluppi della vicenda giudiziaria che ha coinvolto i vertici di Edenred Italia, società specializzata nell’erogazione di buoni pasto e ticket restaurant, alla quale la Guardia di Finanza ha sequestrato 20 milioni di euro nell’ambito di un’indagine per truffa aggravata, turbativa d’asta e illeciti amministrativi.
Una preoccupazione ancora maggiore a Genova, alla luce del fallimento, pochi anni fa, del marchio Qui! Group.
Moltissimi esercizi pubblici della città sono ancora “scottati” da quel crack che costò loro migliaia di euro di mancati rimborsi, ed il fatto che la stessa Edenred, nella giornata di ieri, abbia prima sbloccato una tranche di pagamenti e subito dopo abbia stornato il bonifico, ricorda molto da vicino un preoccupante “déja-vu”.
Per questo Ristoratori e titolari di Bar e pubblici esercizi chiedono alla pubblica amministrazione di adottare strumenti di garanzia nell’assegnazione delle gare d’appalto per i buoni pasto e appoggia tutte le iniziative che i titolari di bar e ristoranti vorranno mettere in atto per accertare se quanto sta avvenendo sia aderente o meno con ciò che prevede la normativa.
Nel caso di Edenred – chiaramente – ci si trova davanti ad una vicenda ancora in fase di sviluppo e rispetto alla quale si continua a sperare nella solidità internazionale di quella che è, di fatto, una multinazionale ma il doloroso precedente del gruppo Fogliani dovrebbe – secondo Ristoratori e titolari di pubblici servizi – da monito a tutti e ricordare, in primis alle istituzioni.