Savona – Il valore dei ponteggi per edilizia è raddoppiato con il boom del Bonus 110% e nel savonese vanno letteralmente a ruba. I carabinieri della Compagnia di Savona hanno arrestato in flagranza di reato tre persone, responsabili di furto aggravato in un deposito di materiale edile a Savona.
La notte scorsa i militari, nell’ambito di un predisposto servizio di controllo del territorio con finalità di contrasto al fenomeno dei furti e dei reati predatori, hanno fermato tre cittadini stranieri, sopresi mentre stavano asportando circa 400 puntelli metallici per ponteggi di proprietà di una impresa edile di Savona, che erano stoccati in un magazzino.
Il materiale rubato, del valore di oltre tremila euro, è stato interamente recuperato e restituito subito al legittimo proprietario.
La segnalazione di “movimenti sospetti” all’interno di un magazzino in località Ciantagalletto è arrivata da un carabiniere che, in quel momento, non era in servizio e stava passeggiando insieme al suo cane.
Il militare, notata la situazione sospetta, ha immediatamente allertato i colleghi senza mai perdere di vista i tre soggetti, che erano intenti a caricare il materiale edile su un furgone. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Savona, che in quel momento stavano effettuando dei controlli in un’altra zona della città, sono immediatamente intervenuti sul posto con tutte le pattuglie disponibili e hanno fermato in flagranza i tre giovani cittadini stranieri.
I tre soggetti hanno inutilmente tentato la fuga, ma sono stati immediatamente bloccati dai militari ed accompagnati in caserma.
Dai successivi accertamenti emergeva che uno dei tre fermati era un dipendente dell’impresa edile presa di mira: essendo a conoscenza del luogo in cui il materiale era custodito, il giovane con l’aiuto di due complici aveva cercato di impossessarsi dei 400 puntelli metallici, di cui conosceva bene il valore economico.
I tre malviventi, residenti in provincia di Genova e già noti alle Forze dell’Ordine, sono stati quindi arrestati e dovranno rispondere del reato di furto aggravato in concorso.
Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.