Genova – Non si placa la discussione e le polemiche per la campagna di marketing lanciata dalla Regione Liguria con la navigazione di un mortaio (e pestello) gigante sul Tamigi. Sull’argomento è tornato a discutere Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro e da molti indicato come possibile “rivale” del presidente Giovanni Toti alla corsa per la Regione.
“Ho spesso pensato che ci avrebbe riso dietro il mondo intero per aver speso 500mila euro per un mortaio gonfiabile gigante sul Tamigi – scrive Orlando sui social – ma mi sbagliavo: nel mondo a nessuno è importato alcunché della Liguria, del pesto e di Genova. Non più del solito almeno. Mi spiego meglio. La Giunta Toti ha speso 500.000€ per una serie di eventi per promuovere la Liguria, tra cui sono inclusi circa 110mila euro più iva di mortaio e installazione. L’obiettivo, a detta di Toti e dei suoi sodali raggiunto, sarebbe stato dare grande rilevanza al pesto e alla Liguria in Regno Unito prima, nel mondo poi. Perché, come dicono gli esperti di comunicazione, “l’importante è che se ne parli”. Il punto sta proprio qui: a novembre 2023, quando il mortaio gigante galleggiava sul Tamigi, nel Regno Unito e nel mondo nessuno si è interessato al pesto, alla Liguria e alle sue derivazioni”.
“È sufficiente fare una ricerca su Google Trends (lo strumento con cui Google permette di analizzare i termini di ricerca e la loro diffusione), se ne vede un estratto nelle immagini – spiega l’esponente dem – per verificare i dati delle ricerche di alcuni termini potenzialmente collegati alla promozione del mortaio gonfiabile. Per esempio, nella prima slide in alto il grafico raffigura l’andamento della ricerca della parola “pesto” in Gran Bretagna, e quello sottostante della parola “pesto” nel mondo; mentre nella seconda slide ci sono “genova” e “genoa” in Regno Unito. Non serve essere analisti o esperti per osservare come l’andamento delle ricerche delle parole di cui sopra sia sempre più o meno costante e che, addirittura, nel periodo in cui il mortaio gigante stazionava sul Tamigi si sia verificato un calo d’interesse”.
“Lo stesso discorso vale per le parole “genova” e “genoa”, ma anche per “liguria”, vi invito a provare: da gennaio 2023 a gennaio 2024 – conclude Orlando – secondo i dati di Google non c’è alcun miglioramento dell’interesse delle persone – in Gran Bretagna o nel mondo – sulla nostra regione e sulle sue prelibatezze culinarie. Come fa quindi la Giunta Toti a raccontare il successo di questa immensa cretinata venduta come operazione di marketing riuscita?”.