Budapest (Ungaria) – Nuova udienza del processo a Ilaria Salis e nuove proteste e indignazione per la decisione delle forze dell’ordine ungheresi del premier Victor Orban di trascinare la cittadina italiana, che non è colpevole sino a quando non verrà emessa una sentenza, in catene e “al guinzaglio” nell’aula del tribunale.
Ilaria Salis, come già accaduto lo scorso 29 gennaio, è stata portata in aula con catene a mani e piedi e legata con una sorta di guinzaglio ad un agente delle forze speciali ungheresi.
Le immagini dell’insegnante di Monza sottoposta a quello che, in Italia, viene definito “trattamento degradante” stanno nuovamente facendo il giro del mondo suscitando sdegno e forte imbarazzo per il Governo italiano, legato politicamente a Orban, che aveva chiesto un trattamento diverso per una cittadina italiana che, sebbene accusata di aver aggredito tre militanti di ultra-destra, è innocente per la Legge italiana sino alla condanna definitiva e certamente non può essere considerata “pericolosa”.
LiguriaOggi pubblica la foto della cittadina italiana in catene, nonostante le norme lo vietino, per permettere ai Lettori di comprendere le condizioni alle quali viene sottoposta la cittadina italiana.