Genova – Ancora timbri con date sbagliate sui Bus e assoluto silenzio da AMT nonostante la valanga di proteste che si ripete ogni giorno. Proseguono i disagi per chi viaggia con i bus nel capoluogo ligure dove il numero delle obbliteratrici “guaste” sembra crescere di giorno in giorno e dove ormai i viaggiatori sono costretti ad avere con se una penna per poter modificare a mano la data del timbro per non incorrere in pesanti sanzioni. A destare perplessità, però, è il silenzio dell’azienda del trasporto pubblico che, nonostante il problema sia evidente, non interviene per risolverlo.
Non si tratta di guasti isolati a giudicare dal numero di segnalazioni e tuttavia non è ancora noto cosa stia provocando questa raffica di anomalie che, secondo alcune fonti potrebbe riguardare un mezzo su tre.
Le circostanze sono più o meno sempre le stesse: il viaggiatore sale e timbra il biglietto ma invece di essere impressa data e ora attuali, l’obbliteratrice viaggia nel tempo e indica sul biglietto date errate, in genere dell’agosto 2004.
L’utente, per non incorrere nelle sanzioni – che pare arrivino – deve compilare di proprio pugno il biglietto indicando la data esatta e l’orario di timbratura oltre alla propria firma.
Il problema si pone soprattutto se si scende da una vettura con il problema all’obbliteratrice e si sale su una vettura che non ha il problema.
In caso di verifica del controllore bisognerebbe poter dire il numero del bus sul quale è stato apposto il timbro errato ma è più facile ricordarsi di guardare il timbro e, nel caso sia sbagliato, utilizzare la penna per correggerlo.
Le associazioni dei consumatori si domandano perché non vengano riparate le macchinette timbratrici e cosa stia causando questa anomalia “a raffica” su un numero così alto di vetture ma, soprattutto, perchè AMT non spiega cosa sta accadendo e non interrompe i controlli – o comunque le sanzioni – a fronte di questo caos generalizzato.
C’è poi un altro capitolo che riguarda i rischi collegati alla necessità di modificare e correggere il timbro errato.
In molti fanno notare che non è obbligatorio girare con una penna in tasca e che l’azienda potrebbe almeno fornire le vetture con guasto noto di “penne con catenella” e chi invece fa notare che scrivere in piedi, su bus stracolmi e in movimento potrebbe non essere la cosa più sicura da fare, specie per persone anziane o con problemi di deambulazione.
In caso di incidente, con conseguenze per il passeggero, cosa accadrebbe?