Genova – Anche l’edizione 2023-2024 del Tricapodanno è finita sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti che già indaga sull’edizione dello scorso anno.
Sotto analisi gli importi di spesa con l’ipotesi investigativa – ovviamente da accertare – che sia stato commesso un illecito “spezzettando” le voci di spesa per non dover rispettare l’obbligo, previsto nel caso di appalti di un certo importo, di indire un bando pubblico per l’affidamento. In pratica l’ipotesi investigativa oggetto di verifica è che si sarebbe dovuto mettere a gara l’affidamento dello spettacolo e la sua trasmissione e promozione, chiamando a poter partecipare non solo Mediaset che si è aggiudicata l’organizzazione e trasmissione dell’evento la notte di Capodanno.
Più che una valutazione sulla liceità dell’organizzazione dell’evento, insomma, si sta verificando il rispetto delle normative vigenti in fatto di appalti.
In questi giorni lo staff del magistrato contabile Marco Ferraro, incaricato di condurre le indagini e che già segue quelle sul Tricapodanno edizione 2022-2023, sta esaminando gli atti ufficiali e la documentazione prodotta dai singli enti partecipanti per verificare la congruità delle decisioni prese per “spacchettare” l’evento in quattro diverse “voci di spesa” che, se assunte in un’unica tranche, avrebbero fatto scattare – e di qui l’ipotesi di irregolarità – l’obbligo di organizzare una gara pubblica cui avrebbero potuto partecipare anche altre emittenti Tv o organizzatori di eventi.