Genova – Spuntano anche i “bonifici” nelle intercettazioni in mano del pool di magistrati che segue la maxi inchiesta ligure su un presunto giro di mazzette e corruzione che ha portato all’arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, del suo capo di Gabinetto Matteo Cozzani ed ancora dell’ex presidente dell’Autorità Portuale Paolo Signorini, poi passato ai vertici di IREN e dell’imprenditore della logistica ed ex presidente di Genoa e Livorno Calcio Aldo Spinelli. A rivelarlo il quotidiano Il Secolo XIX che cita il contenuto delle intercettazioni chilometriche che riguarderebbero le conversazioni tra Spinelli e Paolo Signorini, all’epoca nume tutelare del Porto di Genova e non solo.
Bonifici da 15mila euro – al momento solo “erogazioni liberali” che l’imprenditore comunica di aver fatto sia a Toti che alla Lega.
Elargizioni o, come sospetta l’indagine, uno strumento per ottenere in cambio dei favori come i soggiorni in hotel di lusso, i viaggi e le disponibilità economiche presso alcuni casinò che Spinelli avrebbe concesso proprio a Signorini (ed anche questi da confermare in eventuale sede processuale).