Genova – Nessun contributo del Comune ai tassisti che vogliano dotare le loro auto di “paratie di sicurezza” anti rapina e anti violenza. E’ la risposta data dalla civica amministrazione, per tramite dell’assessore alla Sicurezza, Antonino Sergio Gambino all’interpellanza del consigliere di Vince la Gente Valter Pilloni che riguardava la possibilità di riconoscere i taxisti come “potenziali vittime di malintenzionati”.
«Mezzi privati, come i taxi – ha risposto l’assessore Gambino – non possono essere dotati con risorse pubbliche di una paratia per la tutela degli autisti, per evitare malintenzionati. Inoltre, non c’è in città nessuna emergenza riguardante la sicurezza di questi lavoratori, non ho memoria storica di aggressioni ai tassisti e l’Amministrazione non ha ricevuto alcuna preoccupazione da parte della categoria. Ogni tassista ha un pulsante nell’abitacolo collegato alle forze dell’ordine per dare l’allarme, in caso di pericolo, ed è per questo che il 17 maggio l’aggressore del tassista oggetto dell’interpellanza è stato arrestato. Nelle piazzole di sosta dei taxi, infine, ci sono le telecamere di sorveglianza, quindi abbiamo un’ottima copertura. Qualora si verifichi in futuro un’emergenza affronteremo il problema con i mezzi a disposizione dell’Amministrazione comunale».