Genova – E’ stato fissato per dopodomani, giovedì 23 maggio, l’interrogatorio del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso per l’inchiesta su un presunto giro di mazzette e favori che lo vede indagato assieme al capo di Gabinetto Matteo Cozzani, all’ex presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini e all’imprenditore portale Aldo Spinelli.
Il presidente Toti avrà modo di rispondere alle domande dei magistrati o di depositare una memoria che ricostruisce quanto avvenuto spiegando i punti contestati nelle indagini.
Toti aveva scelto di non rispondere alle domande nel primo interrogatorio per via della mole di documenti da esaminare.
Una volta risposto alle domande degli inquirenti potrebbe presentare domanda di libertà in modo da poter incontrare alleati ed esponenti della maggioranza che guida la Regione o decidere di dimettersi dall’incarico avviando il processo per nuove elezioni come chiede l’opposizione.
Nei prossimi giorni verranno ascoltati – senza essere indagati – il sindaco Marco Bucci che nei giorni scorsi aveva accennato alla possibilità di fare dichiarazioni e il patron di Msc Gianluigi Aponte di cui emergono dichiarazioni al veleno dalle intercettazioni telefoniche a riguardo di presunti “sbilanciamenti” negli affidamenti al rivale Spinelli di aree del Porto di Genova