San Colombano Certenoli (Genova) – Avrebbe ammesso, almeno parzialmente, le sue responsabilità Andrea Bandini, 25 anni, residente a Carasco, il giovane accusato del duplice tentato omicidio dei suoi ex suoceri nella loro abitazione di Celesia, nel territorio di San Colombano Certenoli, in Val Fontanabuona.
Il ragazzo avrebbe colpito con una roncola prima il cane di famiglia che cercava di difendere i coniugi e poi Karin Dupres e Angelo Imporzani, genitori della sua ex fidanzata Giulia.
E proprio la decisione della ragazza di chiudere il rapporto dopo diversi anni e di avviare una nuova relazione sarebbe la “causa” scatenante del duplice tentato omicidio.
Bandini non avrebbe accettato la delusione e da tempo avrebbe minacciato la ex di fare del male al cane e ai genitori se non avesse riallacciato i rapporti.
La “confessione” sarebbe avvenuta davanti ai carabinieri che lo hanno arrestato dopo un rocambolesco inseguimento nei boschi e un blitz in un rifugio della Val D’Aveto dove il giovane si era nascosto mentre era in fuga.
Le parole sono state ascoltate anche dal pubblico ministero durante un interrogatori dove il ragazzo era assistito dal suo avvocato.
Secondo le prime ricostruzioni il ragazzo alcuni giorni fa aveva avrebbe scritto messaggi al cellulare della ex minacciando di volerla far soffrire facendo del male alle persone care e al cane.
E così, sempre in base alla ricostruzione, avrebbe atteso la notte in un edificio abbandonato vicino alla casa degli ormai ex suoceri, per poi arrampicarsi lungo un muro sino alla casa dove ha prima sgozzato il barboncino della ex fidanzata e poi aggredito a colpi di roncola la madre e poi il padre.
A quel punto, forse spaventato per le urla disperate che potevano allarmare – come successo – i vicini di casa – il ragazzo è fuggito rubando le chiavi delle auto della coppia.
Prima ha tentato con una T-roc ma non è riuscito ad ingranare la retromarcia e poi una Fiat500 che però è finita fuori strada poche curve dopo.
A quel punto Andrea Bandini avrebbe deciso di fuggire tra i boschi e di raggiungere un rifugio in Val D’Aveto dove è stato raggiunto, braccato dai carabinieri, e catturato.