La Spezia – Cercava di confondersi tra i turisti alla stazione ferroviaria ma è stato individuato ed arrestato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura della Spezia.
Ancora truffe agli anziani con la tecnica del finto incidente e del parente che rischia di finire in carcere e ancora indagini della polizia per individuare ed assicurar alla Giustizia gli autori.
Gli uomini della Squadra Mobile della Questura della Spezia, al termine di un’attività di indagine durata alcuni giorni hanno fermato uno degli autori di una “truffa telefonica” messa a segno ai danni di una donna anziana.
Il 25 maggio 2024 una donna di 78 anni che vive nel quartiere della Scorza, ha ricevuto una telefonata da una persona che si spacciava per un maresciallo dei carabinieri.
Il finto carabiniere si è presentato “in borghese” a casa della pensionata raccontandole che il figlio era stato appena arrestato e che, per essere rimesso in libertà, avrebbe dovuto pagare subito una consistente cauzione. (In Italia non esiste la cauzione per uscire di prigione)
Non avendo sufficiente denaro in casa, la donna è stata raggirata ed invitata a racimolare tutti gli oggetti preziosi disponibili, in attesa di un incaricato che sarebbe passato a ritirarli subito dopo.
Convinta di trovarsi in una situazione di emergenza – secondo le istruzioni impartite telefonicamente dal finto militare – la donna raccoglieva i gioielli di famiglia, attendendo l’arrivo di un incaricato che è salito in casa e che ha ritirato vari oggetti preziosi e 700 euro in contanti, per un valore complessivo di diverse migliaia di euro.
Trascorse un paio d’ore la donna, che nel frattempo aveva sentito il figlio il quale aveva escluso di essere stato accompagnato in caserma, si rendeva conto di essere rimasta vittima di un raggiro, richiedendo l’intervento su linea “112”.
Il personale della Squadra Volante intervenuto sul posto assumeva le prime informazioni, di concerto con quello della Squadra Mobile che assumeva la direzione delle indagini, raccogliendo la denuncia della vittima, che forniva una dettagliata descrizione della persona alla quale aveva immediatamente prima consegnato il denaro ed i preziosi.
Grazie alle telecamere di sicurezza cittadine si potevano acquisire diverse immagini dell’autore del reato, giunto sul luogo del delitto a bordo di un taxi.
Nel prosieguo delle indagini si appurava che il predetto individuo, una volta consumato il raggiro nei confronti dell’anziana, si era fatto accompagnare dallo stesso taxi presso la stazione della Spezia Principale dove, portando a seguito un trolley, si era confuso tra i turisti che affollavano lo scalo ferroviario, dileguandosi dalla città con la refurtiva.
Venivano, tuttavia, acquisite diverse immagini dell’uomo – alcune particolarmente nitide – che venivano poi divulgate in ambito nazionale per le ricerche.
Questa strategia investigativa si rivelava fruttuosa, atteso il fatto che l’autore del reato veniva identificato per un ventunenne cittadino italiano, di origine campana, già gravato da precedenti specifici realizzati con la stessa tecnica criminale.
Il giovane è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia per truffa consumata aggravata dall’aver agito nei confronti di persona caratterizzata da minorata difesa, in concorso con l’ignoto telefonista, tuttora ricercato.
Nell’ottica di prevenire e reprimere questi insidiosi reati continua la mirata campagna di informazione da parte delle forze dell’ordine, che raccomandando in ogni caso sospetto di contattare sempre e senza esitazioni il numero di emergenza “112”.