Genova – Sempre più probabile il via libera della Procura di Genova alla richiesta del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio scorso, di incontrare alcuni esponenti politici dei partiti che compongono la sua maggioranza, per esaminare la situazione e decidere eventuali (e improbabili) dimissioni e per un esame della “stabilità” e “compattezza” della coalizione che governa in Liguria.
Il presidente Toti resterà agli arresti domiciliari ad Ameglia, nello spezzino, dove risiede, ma potrebbe essere autorizzato ad incontrare esponenti politici e gli assessori della sua Giunta, ad iniziare dal presidente “ad interim” Alessandro Piana, suo Vice in Regione.
Nessun ritorno in libertà, richiesto e negato per il rischio di reiterazione dei reati contestati e per la possibilità che possa “inquinare le prove” ma probabile via libera a quegli incontri che eviterebbero il blocco delle scelte importanti per la Liguria e per il proseguire del lavoro della coalizione che governa la nostra regione, ininterrottamente dal 2015 ad oggi.
Per la procura, come emerge dagli atti, i reati che avrebbe commesso il presidente sono stati fatti direttamente dallo stesso o tramite figure tecniche e non tramite gli assessori.
Gli incontri con i politici, però, potrebbero avvenire con garanzie, prima tra tutte quelle di incontri in presenza e non in collegamento.
Sono tre le «macro categorie» di politici che il presidente Toti ha indicato nella richiesta di incontro: alcuni componenti della sua giunta, i segretari dei partiti di maggioranza in consiglio regionale e i vertici del movimento nazionale (Noi moderati) di cui è ancora parte. I nomi che emergerebbero dalla richiesta di incontri presentata da Toti sarebbero: Alessandro Piana, presidente ad interim della Regione; Giacomo Giampedrone, assessore all’Ambiente; Marco Scajola, assessore all’Urbanistica; Edoardo Rixi, viceministro e coordinatore regionale della Lega; Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di Forza Italia; Matteo Rosso, deputato e coordinatore ligure di Fdi; Maurizio Lupi e Pino Bicchielli, rispettivamente leader e deputato di Noi Moderati.
La decisione del giudice arriverà nei prossimi giorni.
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