Genova – Ancora una nave bloccata dalla Guardia Costiera al termine di controlli sul rispetto delle norme di sicurezza e in materia di difesa dell’ambiente.
Questa volta è stata fermata la nave mercantile Strategic Endeavour “Bulk Carrier”, di circa 20.000 tonnellate di stazza, battente bandiera di Singapore.
La nave, in servizio dal 2009, è stata posta in fermo amministrativo a seguito di ispezione da parte di un team di ispettori qualificati Port State Control della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Genova, operanti nell’ambito del Memorandum di Parigi del 1982 sul controllo dello Stato di approdo, il quale prevede controlli tecnico-operativi a bordo delle navi che scalano i porti europei per verificare il rispetto delle normative internazionali.
Si tratta dell’ottava nave fermata da inizio anno nell’ambito dei porti regionali, a fronte di oltre 70 ispezioni eseguite.
È stata fatta particolare attenzione al rispetto delle norme che garantiscono all’equipaggio condizioni di vita e di sicurezza sul lavoro a bordo adeguate ed in linea con gli standard previsti in campo internazionale, e delle norme poste a tutela dell’ambiente, anche in coerenza agli impegni presi con il rinnovo del Genoa Blue Agreement, che mira a ridurre l’impatto dei gas di scarico delle navi che ormeggiano nel porto di Genova.
In particolare, nel corso della verifica, sono state accertate 12 irregolarità – di cui alcune gravi – riferite alle condizioni di sicurezza dell’unità ed ai sistemi antincendio di bordo (Convenzione Internazionale SOLAS), alle provviste di bordo in quantità insufficiente (Convenzione Internazionale MLC 2006) ed al sistema di gestione della sicurezza di bordo (Codice Internazionale ISM).
Tra le irregolarità contestate al Comando di bordo dagli ispettori della Capitaneria di porto – Guardia Costiera, anche il mancato rispetto delle misure previste dalla Convenzione Internazionale MARPOL per quanto concerne i limiti di emissione in atmosfera degli ossidi di azoto NOx.
La nave, prima di poter ripartire dal porto, dovrà eseguire le riparazioni necessarie e rettificare tutte le criticità rilevate, per i successivi controlli da parte delle autorità di bandiera e del registro di classifica dell’unità.