Ventimiglia (Imperia) – Niente mensa scolastica per chi non è in regola con i pagamenti e niente panini o cibo portato da casa. Pugno di ferro della civica amministrazione della cittadina di confine contro i “furbetti della mensa” e, di conseguenza, anche per gli “incolpevoli” che, vuoi perché in difficoltà, vuoi per un errore involontario, non riusciranno a mettersi in regola entro il prossimo 31 agosto. La data è cerchiata in rosso nel calendario del Comune e fissa la scadenza ultima per regolarizzare la propria posizione. Chi non si troverà in regola a quella data dovrà andare a prendere i figli a scuola all’ora di pranzo e riportarli dopo la pausa mensa.
Il “caso” è scoppiato con una lettera inviata da un funzionario dell’area scolastica del Comune e sin qui non smentita o “revocata” dalla civica amministrazione.
La comunicazione sta dividendo le famiglie e i Cittadini, tra favorevoli e contrari e suscita forti polemiche sui social.
C’è chi sostiene che sia giusto fissare delle regole e dei punti fermi per evitare il caos e che i “furbetti” la facciano sempre franca ma c’è anche chi fa notare che, a pagare il prezzo più alto saranno i bambini visto che potrebbero non capire perché vengono allontanati da scuola ed esserne turbati o, peggio, subire dei danni psicologici.
Vivere in comunità necessita di regole per una civile convivenza ma la Scuola è anche il luogo dove crescono le nuove generazioni e che necessiterebbe delle tutele maggiori nei confronti di chi è più debole.
Sui social, infatti, si fa notare che non tutte le famiglie “morose” sono colpevoli o inadempienti per scelta. Ci sono situazioni di disagio, di difficoltà oggettiva o anche solo di morosità incolpevole e il risultato sarebbe che colpevoli e non subirebbero lo stesso trattamento.
Una questione di lana caprina che vede il Comune alle prese con un disavanzo di circa 50mila euro di mancati introiti. Una bella somma per un comune di una cittadina come Ventimiglia.
Dal Comune fanno sapere che ogni situazione verrà vagliata e analizzata e che sarà possibile concordare un “piano di rientro” magari rateizzato ma, al momento, la lettera resta valida e non fa alcun cenno di come e dove chiedere questa valutazione personale e con piano di rientro graduale.
Probabilmente, nelle prossime ore, scatteranno ulteriori comunicazioni e chiarimenti ma di certo la scelta di “bloccare” la mensa ai “morosi”, colpendo furbetti e incolpevoli, rischia di far discutere a lungo le famiglie con bambini di Ventimiglia