Genova – Commozione questa mattina, al cimitero monumentale di Staglieno, per la cerimonia in ricordo di Ettore Carlà, il maresciallo di pubblica sicurezza medaglia d’oro per il valore civile morto salvando la vita ad una persona che stava annegando.
Il maresciallo Carlà perse la vita il 22 agosto del 1977 a Porto Cesareo nella natia Puglia, dove si trovava in vacanza con la famiglia.
Per salvare una donna che stava annegando, si tuffò tra le onde e le lanciò un salvagente improvvisato che consentì di trarla in salvo ma, stremato dallo sforzo, scomparve tra i flutti, sacrificando la propria vita in nome degli ideali di altruismo e umana solidarietà in cui fortemente credeva.
Aveva 54 anni e lasciava la moglie e due bambini. L’anno successivo gli venne conferita la medaglia d’oro al valore civile.
Il maresciallo Carlà aveva 54 anni quando ha lasciato la moglie e i suoi due bambini di 13 e 9 anni.
Una famiglia che è rimasta unita nel suo ricordo e che ha custodito con costanza i suoi profondi valori, avendo cura di trasmetterli ai nipoti, di cui uno porta con orgoglio il suo nome.
In occasione del 47° anniversario dalla sua morte, la Polizia lo ha ricordato, come ogni anno, con una cerimonia che gli ha voluto rendere omaggio, affinché il suo slancio eroico e il generoso altruismo possano essere modello ed incentivo per tutti coloro che operano al servizio della collettività.
Alla commemorazione erano presenti con i familiari, il Questore della Provincia di Genova, una rappresentanza dell’A.N.P.S. e molti poliziotti di vari uffici e Specialità.
Alla memoria del Maresciallo Carlà è stata intitolata la sezione di Genova dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.