Millesimo (Savona) – Manometteva i bancomat in modo che non consegnassero il denaro richiesto e che veniva poi ritirato dal malvivente.
I carabinieri hanno individuato ed arrestato un 26enne di origini rumene che è accusato di aver manomesso diversi bancomat con la tecnica del Cash trapping.
Con un meccanismo “a graffetta” sistemato sulla bocca dei bancomat di Millesimo e Roccavignale, il ladruncolo riusciva ad impedire che il bancomat consegnasse il denaro che le ignare vittime chiedevano con la normale procedura.
Dall’analisi dei filmati di video sorveglianza, è emerso che l’indagato utilizzava un manufatto artigianale, simile all’originale erogatore di banconote, per intrappolare il denaro proveniente dai conti correnti degli ignari cittadini, che successivamente recuperava per sé.
L’uomo è stato identificato in collaborazione con il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Novara grazie a un tatuaggio distintivo sul dorso della mano sinistra e dalla corrispondenza con le immagini di un precedente foto segnalamento, elementi che hanno consentito di attribuirgli anche altri cinque episodi analoghi nelle province di Lecco e Novara, scoperti grazie alla collaborazione fra i Carabinieri di Millesimo e i colleghi di quelle province, a loro volta impegnati nell’identificazione dell’allora ignoto malfattore.
L’indagato, inoltre, è già noto ai militari per precedenti specifici reati legati al fenomeno del “cash trapping”, tradotto “trappola del contante”, e/o alla manomissione dei dispositivi ATM, per almeno trenta episodi perpetrati in diverse regioni italiane del nord ovest. Le vittime, in sostanza, inseriscono la tessera nello sportello bancomat, sullo schermo l’operazione viene confermata, ma i soldi fisicamente non escono poiché rimangono intrappolati nel dispositivo artigianale collocato poco prima dal malvivente, che appena la vittima si allontana ritorna al bancomat e recupera i contanti.

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