Regione LiguriaUn appello per la partecipazione al voto per il rinnovo del consiglio regionale della Regione Liguria e l’elezione di un Presidente. A lanciarlo 12 associazioni culturali liguri  e di cultura politica, con proprie specificità e forte autonomia che hanno deciso di incontrarsi e di sottoscrivere un appello ad altre associazioni e ai cittadini per una forte partecipazione al voto data l’eccezionalità della situazione che si è creata in Liguria.
Nell’appello si legge che “si va a elezioni anticipate per l’esplosione di una rilevante “questione morale” che ha portato all’arresto e alle dimissioni dei vertici del Porto e della Regione e al patteggiamento della pena con il Tribunale”.

“Questa situazione – si legge ancora nell’appello – si aggiunge a una situazione difficile per la nostra Regione, per il calo demografico in atto da tempo, la marginalizzazione economica, sociale, infrastrutturale del nostro territorio, lo scadimento dei servizi essenziali (la sanità, la formazione, i servizi sociali, i trasporti).
Non si può, in queste condizioni, rimanere indifferenti o assenti, perché si decide di tutti noi e del futuro della Liguria”.

Sempre secondo le associazioni firmatarie “la prima questione che si pone è ristabilire la legalità e la trasparenza che è stata offuscata da un sistema di potere arrogante.
Assieme va costruita una visione del futuro della Liguria, superando il suo isolamento,
rilanciando uno sviluppo sostenibile, frenando la fuga dei giovani dalla regione, garantendo la sicurezza sul lavoro, l’aiuto agli strati della popolazione più fragili, l’inclusione sociale e
territoriale; il sostegno alle attività culturali, alla Scuola e all’Università.
I Porti, anche in Liguria, devono avere presidenti autonomi e autorevoli. Spetta alle Autorità di sistema definire i Piani Regolatori Portuali e assegnare le concessioni senza subire pressioni e interferenze.
Sappiamo che non si può fare tutto in poco tempo ma bisogna dimostrare di voler andare in
quella direzione. Sappiamo che le risorse e le capacità dei Comuni e della Regione non sono
sufficienti. Per questo nel voto esprimiamo anche la richiesta di una svolta a livello nazionale che metta al centro l’ambiente e la riconversione ecologica, una nuova e sostenibile politica industriale, la scelta per una società più giusta, gli investimenti necessari per questi obiettivi”.

“Per tutti noi – prosegue l’appello – la questione fondamentale è il rilancio della partecipazione democratica e popolare perché i cittadini non siano considerati sudditi e perché si assumano la responsabilità delle scelte. Le reazioni di molti cittadini nei casi del rigassificatore di Savona Vado e di varie questioni aperte a Genova (depositi chimici, skymetro ecc.) testimoniano sia il tentativo di imporre scelte dall’alto sia l’importanza della mobilitazione “dal basso”.

Le associazioni che hanno sottoscritto l’appello sono: Le Radici e le Ali, Il Rosso non è il Nero, Circolo Pertini, Comitato Scuola e Costituzione Liguria, UDI Genova, Sanremo Insieme, Officine Lavagnesi, Circolo culturale Aldo Moro, Associazione Futura, Associazione culturale Mediterraneo, Noi per Savona, Sestri Città Aperta

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