Genova – Un presidio dei lavoratori davanti alle vetrate chiuse del Moody di Piccapietra per chiedere garanzie per il loro futuro.
Lo organizza per questo pomeriggio la Filcams Cgil a seguito della notizia della chiusura definitiva dello storico locale di Piccapietra.
“Un altro storico marchio abbandona Genova e lascia a casa i propri dipendenti – denuncia Maurizio Fiore, segretario Filcams Genova – Faremo tutto quanto è necessario per tutelarli e per garantir loro la continuità di reddito. Dopo l’inizio d’incendio nei sotterranei del  settembre scorso, per fortuna senza conseguenze per le lavoratrici, la Filcams ha richiesto l’utilizzo temporaneo delle ferie e l’attivazione immediata degli ammortizzatori sociali. La società che ha acquisito il locale dopo il fallimento di Qui Group fa capo ad una holding svizzera, e nell’incontro sindacale di lunedì scorso ha messo da parte la possibilità di riaprire in tempi brevi e trovare nuovi investitori utili a coprire i costi, ed ha scelto la scorciatoia più veloce e più drammatica, chiudere definitivamente e trasferire tutte le maestranze in locali sparsi in Italia”.

“Non solo la società si disimpegna rispetto a dipendenti e territorio – prosegue Fore – ma ha
dichiarato di non voler nemmeno attivare gli ammortizzatori sociali previsti dalle procedure: noi non ci fermeremo qui, ed a tutela dell’occupazione ci mobiliteremo già da oggi, davanti ai locali del Moody in assemblea permanente”.