Genova – Torna ad infiammarsi il dibattito aperto tra commercianti e civ di Sestri Ponente e gli amministratori locali sul progetto per la realizzazione del nuovo supermercato Esselunga nel quartiere del ponente genovese.
A riaprire la discussione il presidente della Regione Liguria ed ex sindaco di Genova, Marco Bucci che, a margine di una conferenza stampa di questa mattina, ha risposto alle domande dei giornalisti che chiedevano il punto della situazione e quale fosse la sua posizione.
Come sua abitudine, Bucci non ha tergiversato ed ha preso “il toro per le corna” senza sottrarsi alle domande ed ha confermato che saranno i genovesi a decidere e che bisognerebbe chiedere ai cittadini cosa vorrebbero.
Una risposta che non è piaciuta ai commercianti e ai loro rappresentanti locali che, insieme ai Civ, tornano ad infiammare il dibattito.
L’ex sindaco e ora presidente della Regione, ha già espresso in passato il proprio parere favorevole, ed è tornato sull’argomento precisando di non ricordare se sia la Regione o altri soggetti a dare il parere “determinante”, alludendo probabilmente al Comune che deve rilasciare le licenze e il parere sui lavori per la messa in sicurezza del torrente Chiaravagna, indispensabili per autorizzare l’insediamento.
Ma a far discutere è soprattutto la risposta secondo cui bisognerebbe chiedere ai cittadini se vogliono il supermercato o meno, lasciando intendere che la posizione dei commercianti non sarebbe la stessa dei residenti.
E così la discussione sull’apertura del terzo punto vendita di Esselunga a Genova, con la struttura di vendita più grande tra quelle già presenti in città, torna a far discutere.
Formalmente, però, il cantiere del supermercato è fermo perché si attende il nulla osta del Comune per le licenze e per i permessi a costruire e, probabilmente, si dovranno attendere i lavori di messa in sicurezza del torrente che passa proprio accanto alla struttura, per poter avere lo “sblocco” definitivo del progetto. Uno sblocco che rischia di avere un peso non da poco sulle prossime elezioni per il Comune.
La posizione dei commercianti e dei Civ, sostenuta da molti comitati ed associazioni locali, infatti, resta contraria nel timore che la nuova apertura possa avere effetti devastanti sul piccolo commercio locale. Una “voce” che, almeno per alcuni assessori, potrebbe fare la differenza tra la rielezione o meno.