Genova – Ancora abbattimenti di alberi nella storica Villa Imperiale con il “mistero” dell’intervento, non affidato ad Aster ma ad una “ditta esterna”.
Tornano ad infiammarsi le proteste per la raffica di tagli avviati nelle ultime settimane in parchi e giardini della città.
La segnalazione, questa volta, arriva da Villa Imperiale, a San Fruttuoso, dove un enorme pino è stato ridotto a pezzi senza alcuna segnalazione preventiva e con il “giallo” del lavoro affidato non ad Aster come sarebbe logico, avendo la convenzione con il Comune di Genova per la gestione del Verde cittadino ma – riferiscono i segnalanti – ad una “ditta esterna”.
Molte le perplessità che, ancora una volta, vengono espresse dalle associazioni ambientaliste e dai residenti ed utilizzatori del parco della villa.
“L’albero era inclinato da anni – spiegano i segnalanti – ma nessuno mai ha evidenziato una possibile pericolosità dell’albero. Nessun cartello o segnale di pericolo e quindi non capiamo perché abbatterlo in fretta e furia e senza avvisare prima la popolazione o, quantomeno, delimitare l’area perché pericolosa. Qualcosa non torna”.
Da tempo le associazioni ambientaliste e quelle per la tutela del paesaggio cittadino, chiedono al Comune di segnalare quali siano gli alberi “attenzionati”, anche in considerazione della tragica morte di Francesca Testino, la donna travolta ed uccisa da una palma in piazza Paolo da Novi. La pianta era “attenzionata” ma sul posto nulla faceva pensare ad una situazione di pericolo.
“La segnalazione – spiegano ancora i segnalanti – permetterebbe di informare i Cittadini di un potenziale pericolo e consentirebbe nel contempo di esercitare il diritto ad una “contro analisi” ovvero la possibilità di Cittadini e associazioni di contattare un tecnico del verde e di far sottoporre a proprie spese l’albero ad una contro perizia che potrebbe confermare e rafforzare il segnale di pericolo, rendendo più rapido l’iter di abbattimento, ma potrebbe anche rivelare un “parere diverso” ovvero l’uso di tecnologie ormai affermate ed in grado di valutar anche il tronco dell’albero nell’interno e magari suggerire contromisure come potature controllate per riequilibrare la pianta o puntellature e legature”.
I Cittadini non riescono a capire perché il Comune e gli incaricati non accettino la possibilità di rendere “trasparente” l’iter di accertamento dello stato di salute delle piante.
La condivisione delle informazioni e dei “verdetti” dei tecnici, rasserenerebbe lo stato di “conflittualità” tra Cittadini desiderosi di proteggere il patrimonio naturale e paesaggistico e chi invece deve giustamente tutelare anche e soprattutto l’incolumità pubblica.
Associazioni e Comitati chiedono che le decisioni e le scelte vengano pubblicate online, con una mappa delle piante “attenzionate” o a rischio e la segnalazione degli alberi che, secondo le stime, dovranno essere abbattuti. Ovviamente con perizie effettuate e tipo di valutazioni fatte.
“Uno dei nodi – spiegano ancora i segnalanti – ruota attorno al tipo di esame fatto. Può essere “visivo” o con impiego di tecnologie sofisticate e ci pare evidente che una sia superiore all’altra e che anche il tecnico più esperto possa sbagliare. Quanto avvenuto in piazza Paolo da Novi sembra testimoniarlo. Ebbene si chiede solo trasparenza”.
Per quanto concerne Villa Imperiale c’è chi fa notare, come Giorgio Scarfì, ingegnere e attivista dei diritti dei Cittadini che vi sia “un progetto, finanziato dal PNRR, il cui esecutivo più aggiornato risale ad almeno un anno fa per risistemare i giardini di Villa Imperiale, disastrati da molti anni consecutivi di incuria. In questo progetto (che abbiamo potuto vedere) erano stati identificati molti alberi morti, chissà da quanti anni, ed alcuni alberi “pericolosi” secondo prove VTA mai rese pubbliche. A molto tempo dalla dichiarazione di pericolosità degli alberi si sta procedendo adesso al loro taglio ma senza che in questo periodo fosse fatto nulla per segnalare le piante e risulta che, a farlo, sia un’ azienda che, è giusto segnalarlo, non è ASTER e più probabilmente l’ impresa che ha vinto i lavori per il progetto PNRR”.
Scarfì evidenzia che “Aster aveva recentemente promesso di comunicare e spiegare ai cittadini in anticipo cosa si stesse facendo su un tema che è sentitissimo da tutti, in particolare dopo la tragedia di Piazza Paolo da Novi, pubblicando report di consuntivi settimanali delle attività svolte e soprattutto programmi degli interventi ma dopo il primo comunicato nulla è più successo. Ma questo specifico abbattimento a Villa Imperiale, non essendo stato fatto da Aster, ovviamente non avrebbe potuto essere incluso nei loro report”.
La domanda conseguente è quella attorno a cui ruota ogni dubbio
“Per un mio errore di attribuzione – prosegue Scarfì – scopriamo che da un lato Aster è il gestore per conto del comune di tutto il patrimonio del verde pubblico e in particolare di quello delle ville e dei parchi storici genovesi, dall’altro che non è coinvolta in questa specifica attività. Ma allora chi avrà fatto a suo tempo, e quando esattamente, le perizie sugli alberi che adesso vengono tagliati? Insomma chi ha deciso operativamente il quando, come e perchè, di questa operazione a Villa Imperiale?”
Scarfì ricorda anche che “durante la conferenza stampa subito dopo la tragedia il sindaco facente funzioni Piciocchi aveva parlato e fatto spiegare da Aster e dai suoi tecnici la situazione come responsabili in toto delle attività relative alla gestione del rischio e ai nuovi controlli da fare oltre che destinari di nuovi importanti finanziamenti. La domanda è : ma il rischio di questi alberi da chi e come è stato gestito nel frattempo? In tutto questo i cittadini aspetterebbero, vorrebbero, direi quasi implorerebbero quell’informazione e quella chiarezza. dal Comune, da Aster o da chiunque purché arrivi. Purtroppo è mancata, per un motivo o per l’ altro in tutte queste vicende. Ci arriveremo mai?”.
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