Genova – Ci sarebbero una quarantina di nominativi tra iscritti al registro degli indagati per l’inchiesta che ha portato al sequestro, nello scalo genovese, di ben tre traghetti della Compagnia Italiana di Navigazione (CIN) ex Tirrenia. Tra i nomi iscritti risulterebbero anche magistrati, appartenenti alle forze dell’ordine e funzionari di varie prefetture e sulle loro posizioni si indaga nell’ambito di un nuovo filone dell’inchiesta della Procura di
Genova.
Secondo le ipotesi di indagine verrebbe ipotizzato anche il reato di corruzione. Esisterebbe i dubbio, da confermare o smentire, che alcuni funzionari possano aver viaggiato a bordo delle navi della compagnia gratuitamente e con apposite tessere “gold” fornite dalla società.
Nell’altro filone, quello che invece riguarda l’indagine su presunte frodi in pubbliche forniture e che ha portato al sequestro di 64 milioni di euro alla compagnia, inizieranno mercoledì i primi interrogatori davanti al gip. A palazzo di Giustizia di Genova sarebbero attese almeno 13 persone che risulterebbero coinvolte, a vario titolo, con le ipotesi investigative.
Il pubblico ministero Walter Cotugno ha chiesto gli arresti domiciliari per due di loro e 11 interdittive.