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Giovani e stili di vita, allarme smartphone e azzardo ma cala l’alcol

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Genova – Allarme per l’aumento dell’uso compulsivo degli smartphone e dei social e accesso sempre più precoce al gioco d’azzardo ma cala il consumo di alcolici tra i giovani. Sono i dati che emergono dall’evento dedicato ai corretti stili di vita organizzato dalla Asl 3 in collaborazione con le scuole.
Evento che ha chiuso il ciclo di quattro incontri con le scuole organizzato dal Dipartimento Educazione a corretti stili di vita e Programmi di Comunità Asl3. Durante l’evento sono stati presentati anche i risultati del report elaborato da Asl3 sulla base di un questionario anonimo distribuito a oltre 3.200 ragazzi che hanno preso parte all’edizione 2024-2025 del progetto.
Il questionario presentato è la fotografia a campione dei giovani che frequentano le scuole medie e superiori dell’area metropolitana e delle loro abitudini rispetto a fumo, alimentazione, sport, alcol, droga, uso dei social, gioco d’azzardo online.
I dati raccolti da Asl3 sono, secondo gli esperti, quasi sempre sovrapponibili con le medie nazionali: il fumo di sigaretta e l’uso di cannabis restano costanti, mentre sono in crescita l’uso di sigarette elettroniche, l’uso inappropriato dello smartphone, l’abitudine di dormire meno di 6 ore a notte, il gioco d’azzardo online.
Per quanto riguarda il gioco d’azzardo il 20% dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni, il 60% di quelli tra i 14 e i 15 anni e l’80% della fascia 16 e 18 anni fa soprattutto scommesse sportive online.
Il 33% dei ragazzi intervistati non pratica mai attività fisica oppure lo fa solo occasionalmente.
C’è un dato positivo rispetto ai trend nazionali: il calo del binge drinking*, cioè la tendenza a bere molto in due ore.
Tra gli studenti genovesi under 18 il consumo di alcol sembra essersi ridotto, rispetto ai coetanei di altre regioni, anche se nella fascia di età dai 14 ai 18 anni sono presenti il 2,5% di casi con alcolismo.
“La marcia di oggi – spiega l’assessore alla Sanità della Regione Liguria – ha rappresentato un forte segnale dell’impegno condiviso tra istituzioni sanitarie e scolastiche per contrastare il peggioramento degli stili di vita tra i più giovani. È un gesto simbolico, ma anche forte che serve per affermare che la prevenzione non riguarda solo la salute fisica, bensì anche il benessere psicologico, i valori educativi e la costruzione di una comunità coesa. La peer education è una chiave innovativa: saranno i bambini, con la loro forza e il loro esempio, a guidarci verso un cambiamento reale e duraturo”
“I dati raccolti – spiega Luigi Carlo Bottaro Direttore Generale di Asl3- durante gli incontri con i ragazzi ci fanno capire quanto sia necessario effettuare sempre di più un’attività costante e strutturata sui corretti stili di vita. In questo percorso un passo importante è stato fatto con la designazione di un gruppo di bambini ad “addetti agli stili di vita”, che opportunamente formati sono in grado di parlare ai loro pari applicando la metodologia della “peer education”. L’obiettivo è quello di cercare di ridurre in modo sensibile i problemi psico-fisici che spesso insorgono nel periodo adolescenziale. La marcia nel Centro Storico di questa mattina è un simbolo che unisce il cammino dei giovani verso i corretti stili di vita con il cuore della città. Ringrazio con l’occasione – conclude Bottaro – l’Assessore alla Sanità di Regione Liguria, il Prefetto e il Questore per il sostegno a queste nostre iniziative”.
“Negli ultimi anni – spiega Gianni Testino, direttore del Dipartimento Educazione a Corretti stili di Vita e Programmi di Comunità Asl3 – relazioni e report delle istituzioni sanitarie nazionali hanno rilevato un costante peggioramento dello stile di vita degli studenti italiani, dall’alimentazione all’attività fisica, dall’uso di alcol e droghe al gioco d’azzardo, fino all’uso dei social e le ore di sonno. Fumare, bere, dormire poco, non fare movimento e altre abitudini producono non solo un danno fisico precoce, ma soprattutto un disagio psicologico che favorisce la dipendenza da sostanze o comportamenti, basso rendimento scolastico, atti di criminalità e violenza. La marcia del 20 Maggio è un atto simbolico per ricordare l’impegno di Asl3, che in questi anni ha permesso di comunicare in modo diretto con più di 25.000 ragazzi e 10.000 famiglie. Nella visione del Dipartimento Asl3 non c’è solo la mission della prevenzione dei danni fisici, ma naturalmente qualcosa di più e cioè alcuni valori fondamentali per la crescita dei ragazzi come gentilezza, rispetto, giustizia, legalità e senso di appartenenza alla comunità”.
*Definizione di Binge Drinking (BD): 4 unità alcoliche per la donna e 5 unità alcoliche per l’uomo in meno di due ore. Tale definizione è riferita all’adulto. Al di sotto dei 20 anni già due unità alcoliche (soprattutto nel sesso femminile) sono da considerare Binge Drinking. Gli effetti sono noti: tale modalità di consumo predispone ai disturbi da uso di alcol e all’alcol dipendenza.

Redazione Liguria
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