Genova – Ancora una strage di alberi nel quartiere genovese di Marassi, dove enormi alberi che da oltre mezzo secolo facevano ombra agli spazi esterni dell’asilo Camoscio e all’ex scuola abbandonata di salita Gerbidi vengono letteralmente fatti a pezzi senza apparenti segni di malattia o di pericolo.
Alberi che hanno fatto ombra a generazioni di bambini e studenti che frequentavano l’ex scuola e l’ormai ex asilo Camoscio.
Protestano i residenti della zona, che non erano stati avvisati degli abbattimenti e protestano anche gli ambientalisti che, ancora una volta, sono costretti a denunciare il taglio non concordato di piante storiche, che facevano parte di un panorama che da decenni era immutato e offriva ristoro dalla calura e spazi verdi per i bambini.
Parlano di “eredità avvelenata” i nuovi eletti in Municipio ma anche in Comune dove gli incarichi sono ancora quelli “precedenti”.
Residenti e ambientalisti si augurano che la nuova Sindaca e i suoi assessori possano bloccare eventuali altri abbattimenti nell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo complesso scolastico. Un cambiamento potrebbe iniziare anche così.
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