Sestri Levante (Genova) – Secondo nido di tartaruga di mare Caretta caretta sulle spiagge della Liguria. Ieri sera, intorno alle 23, un grosso esemplare è emerso dalle acque del mare, sulla spiaggia della Baia delle Favole ed ha iniziato a trascinarsi sulla sabbia.
La scena non è passata inosservata e alcune persone hanno iniziato a seguire la scena dalla passeggiata e (purtroppo) anche dalla spiaggia, con il pericolo di disturbarla.
La tartaruga ha poi scavato una buca ed ha deposto diverse uova prima di riconquistare nuovamente il mare, prima dell’alba.
Il nido, il secondo in Liguria dopo quello di Celle Ligure, è stato subito controllato e circondato con transenne che impediranno che i bagnanti possano schiacciare e distruggere le uova.
Già nel corso della notte sono arrivati sul posto i primi ricercatori che hanno iniziato le operazioni di controllo e studio del nido per cercare di raccogliere tutte le informazioni per uno studio approfondito del fenomeno.
La Liguria non era una regione “vocata” alla nidificazione della tartaruga Caretta caretta che invece preferiva le aree del centro e sud Italia.
Il riscaldamento del Mar Mediterraneo e i cambiamenti climatici stanno trasformando le abitudini delle tartarugh che già da qualche anno arrivano anche in Liguria e nidificano con successo crescente, segno che la situazione climatica sta ancora cambiando.
Gli esperti e le esperte del GLIT (Gruppo Ligure Tartarughe) si sono recati questa mattina sulla spiaggia per verificare la presenza del nido e avviare la procedura per la sua gestione. Il nido si trova a circa 28 metri dalla riva e a circa 35 centimetri di profondità.
È stato collocato un data logger per la registrazione della temperatura, sono state posizionate le prime limitazioni per evitare disturbo al nido ed è stato prelevato un campione di sedimento. Durante il sopralluogo erano presenti la Guardia Costiera e il Sindaco di Sestri Levante.
Il GLIT coordina le attività tecnico-scientifiche da svolgere sul territorio coinvolgendo il Comune e le Associazioni locali che aiuteranno il GLIT nel presidio del nido e nelle future attività di divulgazione e sensibilizzazione.
Questa nidificazione segue di appena una settimana quella di Celle Ligure del 20 giugno. È il nono nido registrato in Liguria dal 2021, anno del primo evento registrato.
Cosa fare in caso di avvistamenti:
In caso di avvistamenti di esemplari in deposizione sulla battigia o di tracce sulla sabbia, è necessario segnalare immediatamente l’evento alla Guardia Costiera al 1530 o 112 che, in caso di necessità, attiverà la corretta procedura di intervento segnalando l’avvistamento all’Acquario di Genova, coordinatore del GLIT.
Il GLIT coordinerà le attività tecnico-scientifiche da svolgere sul territorio coinvolgendo il Comune, associazioni locali, dove possibile e, dove presenti, gestori degli stabilimenti balneari interessati dall’evento.
Sulla base della temperatura media in prossimità del nido che viene registrata con l’utilizzo di data logger, il GLIT effettua delle previsioni di emersione sulla base delle quali il Comune, con il supporto del GLIT, pianifica la gestione della spiaggia e delle luci in modo da non creare disturbo e favorire la fuoriuscita dei piccoli.
In prossimità della data di emersione prevista, normalmente non prima del 40-45° giorno dalla deposizione, viene predisposto un corridoio protetto e intensificata l’attività di sopralluoghi con presidio anche notturno da parte delle associazioni e dei volontari coinvolti.
In caso di formazione del caratteristico cono che rappresenta il primissimo step della possibile schiusa delle uova, viene allestito il corridoio ombreggiato dal nido al mare per proteggere maggiormente gli eventuali piccoli nella breve strada da compiere fino all’acqua e posizionata una bindella per le misurazioni.
Nel momento della schiusa e dell’emersione dei piccoli, lo staff GLIT e i volontari monitorano l’evento evitando disturbi esterni, conteggiando i nati e scattando fotografie, senza uso di flash, con riferimenti alle dimensioni dei piccoli.
In parallelo all’attività di monitoraggio, come avvenuto nel 2024, vengono organizzati incontri e momenti di informazione e sensibilizzazione per tutti i cittadini interessati per condividere l’importanza e l’emozione di un momento che fa parte del comune patrimonio naturale cui ognuno è chiamato a dare un contributo.
Dopo 72 ore dall’ultima emersione, i biologi e naturalisti di Arpal e dell’Acquario di Genova, autorizzati in deroga dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, procedono all’apertura del nido per completare l’indagine scientifica del nido con la raccolta di ulteriori dati.
Si ricorda che in casi di eventi di nidificazione, la gestione del nido e gli eventuali interventi sugli animali e le uova sono consentiti esclusivamente agli enti autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in questo caso Arpal e Acquario di Genova. (video di Simone Bianchi – Facebook)
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