Genova – Dopo l’aumento dell’IMU sui contratti a canone concordato il Comune di Genova a guida Silvia Salis si appresta ad aumentare anche la Tari. Lo denuncia, con un video sui social, l’ex vice sindaco “reggente” Pietro Piciocchi, candidato del centro destra alla carica di sindaco nelle passate elezioni amministrative.
“Sono molto rammaricato – spiega Piciocchi nel video – nel dover annunciare che dal prossimo anno aumenta la Tari”.
L’ex vicesindaco dichiara di aver scoperto nei documenti di bilancio presentati dalla Giunta “una paginetta” e più precisamente la pagina 38 dove è stato riportato il livello della Tari che recita che nel 2025 sono previste entrate per 165 milioni che, secondo la denuncia di Piciocchi, dovrebbero diventerebbero 170 milioni nel 2026.
Sempre Piciocchi mostra nel video lo stesso documento con le previsioni dell’allora Giunta di centro-destra che pensava di portare il livello della Tari a 160 milioni con un calo quindi per cittadini e imprese.
“Dopo poche settimane dal loro insediamento – spiega Piciocchi – sono riusciti ad aumentare la Tari per 2026 di ben 10 milioni. Nascondendolo, senza dirlo apertamente con questa manovra dove quindi non solo si aumenta l’Imu ma anche la Tari”.
Un gesto che Piciocchi critica anche perché in campagna elettorale nel programma di Silvia Salis si diceva: “abbiamo l’obiettivo primario di riportare la Tari a un livello sostenibile per famiglie e imprese”. Stanno facendo appunto il contrario e lo fanno di nascosto e questo è molto sleale nei confronti di genovesi”.
Piciocchi promette battaglia nella sala rossa di Palazzo Tursi insieme a tutta la coalizione che lo sostiene.
A stretto giro è arrivata la risposta del Comune attraverso le parole della sindaca Salis, del vice sindaco Alessandro Terrile e dell’assessore al Bilancio Pericu.
«Leggiamo con profondo stupore le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza che annunciano di avere scoperto nelle carte della relazione previsionale Amiu un aumento della Tari, che sarebbe stato celato dalla giunta comunale. Il Comune di Genova non ha approvato alcun aumento della Tari. Lavoreremo in questi mesi per ristrutturare la tariffa ed evitare aumenti, pur a fronte di un evidente incremento dei costi di smaltimento negli ultimi due anni».
Lo affermano la sindaca di Genova, Silvia Salis, il vicesindaco e assessore al Bilancio, Alessandro Terrile, e l’assessora al Ciclo dei rifiuti, Silvia Pericu, in merito alle presunte accuse sollevate nelle ultime ore.
«I numeri citati dalla minoranza si riferiscono al prospetto previsionale elaborato da Amiu sulla base dell’aumento dei costi sostenuti negli anni 2023 e 2024 – proseguono gli esponenti della giunta – Si tratta di un calcolo su costi storici, come richiesto dall’agenzia Arera, che avrebbe dovuto essere approvato dalla precedente giunta di centrodestra nei primi mesi del 2025 e che, invece, è stato rinviato probabilmente per non fare emergere la realtà dei numeri molto diversi dalla narrazione della campagna elettorale»