
Vobbia (Genova) – Un gruppo di Lupi che si ciba di una preda nel greto del torrente Vobbia, nell’entroterra genovese. Sta suscitando curiosità e qualche preoccupazione non certo motivata il video che circola in questi giorni sui social e che ritrae un gruppo di lupi che banchetta con i poveri resti di un animale.
La scena, naturale e che si ripete da migliaia di anni in molte parti del mondo, suscita curiosità e qualche reazione spaventata, perché avviene di giorno e perchè i lupi stanno lentamente riprendendo a frequentare zone dove erano stati cancellati a suon di fucilate, da più di cento anni.
Cessata la caccia indiscriminata e protetti dalle normative, i lupi hanno ricominciato a diffondersi sul territorio italiano dove erano praticamente scomparsi.
I branchi si riprendono boschi e montagne e portano un rinnovato equilibrio della fauna come cinghiali, caprioli e daini (che un tempo non abitavano la Liguria).
Completamente innocui per l’essere umano, che temono e fuggono, i lupi cacciano animali malati, vecchi o giovanissimi riportando il numero degli esemplari nell’ambito della naturale sostenibilità dei boschi e contribuiscono all’equilibrio naturale dell’entroterra dove si registrano ogni anno danni per centinaia di migliaia di euro per l’agricoltura colpita proprio da cinghiali e altri ungulati.
Eppure c’è chi ha paura del ritorno del Lupo e diffonde fake news su aggressioni ai danni di persone, mai avvenuti negli ultimi cento anni, o ai danni di cani e gatti.
Esperti hanno più volte evidenziato che i lupi attaccano animali di grosse dimensioni perché hanno bisogno di quantità elevate di carne e che un cane o un gatto non soddisfano di certo le esigenze nutrizionali di un branco di lupi.
E’ invece più probabile che animali lasciati liberi e non controllati possano essere scambiati per “invasori” di terreni di caccia di branchi di lupi e possano essere attaccati o persino uccisi per questo.
Per questo motivo si raccomanda di non lasciare i cani liberi nei boschi ma di condurli sempre al guinzaglio – come previsto dalle normative – e di non lasciare che i gatti domestici possano circolare in campagna di notte.
Ben diverso il discorso degli animali da allevamento che, purtroppo, possono essere effettivamente attaccati ed uccisi perché è nella natura del lupo essere predatore.
Da tempo, però, è noto che esistono sistemi eccellenti per difendere le greggi e gli animali e che la convivenza tra uomo e lupo è possibile anche lontano dalle città.
Certamente vero anche che gli animali eventualmente uccisi dai lupi non vengono adeguatamente risarciti dallo Stato che è responsabile dei danni causati dalla fauna selvatica.
Una questione economica da risolvere più che una legittimazione ad uccidere i lupi come spesso avviene.


























